In occasione dell’edizione 2022, andiamo a ripercorrere le finali più belle ed emozionanti di Wimbledon: dal leggendario duello tra Borg e McEnroe del 1980, al record di Serena Williams passando per la prima vittoria sull’erba inglese di Nadal e la fine del regno di Roger Federer.

Finale Wimbledon: Berettini primo italiano a raggiungerla

L’edizione 2021 dello slam di Wimbledon è stata storica per il tennis italiano che ha visto per la prima volta un suo atleta, Matteo Berrettini, approdare in finale. Il tennista romano, pur avendo compiuto un percorso di livello altissimo, ha dovuto, però, fare i conti con uno dei massimi rappresentanti nella storia di questo sport: Novak Djokovic. Il campione serbo, infatti, ha avuto la meglio in quattro set, ma Berrettini ha lasciato il campo centrale di Londra a testa altissima, consapevole di essersi conquistato, con merito, un posto al tavolo dei più grandi. Purtroppo, Matteo non potrà tentare nuovamente l’impresa quest’anno, poiché risultato positivo al Covid, che lo ha così costretto a dare forfait.

Finale Wimbledon 2019: la più lunga nella storia del torneo

Sempre Djokovic, nel 2019, è stato protagonista, insieme alla leggenda svizzera Roger Federer, della finale del singolare maschile più lunga nella storia di Wimbledon: una battaglia epica di cinque ore, conclusasi solo al quinto set in favore del serbo, capace di annullare due match point al Re dell’erba londinese, issarsi dal baratro della sconfitta e prendersi il trofeo.

La maratona tra Andy Roddick e Roger Federer nel 2009

Un altro match passato alla storia di Wimbledon è sicuramente la finale del 2009 tra lo statunitense Andy Roddick e, ancora una volta, Roger Federer. Anche in quel caso furono necessari cinque lunghissimi set per assegnare il trofeo londinese, vinto dal campione svizzero, impostosi per 16 game a 14 nel quinto set, al termine di una serie che sembrava non vedere mai la fine.

Finale Wimbledon, Federer – Nadal: la fine del regno di Roger

Un anno prima della maratona con Roddick, Federer era stato costretto ad abdicare dal suo trono londinese dal velenoso e implacabile mancino di Rafa Nadal, per la prima volta campione a Wimbledon. Lo spagnolo aveva perso contro Federer le precedenti due edizioni. Dopo essere andato in vantaggio di due set, aveva subito la rimonta orgogliosa e rabbiosa dello svizzero che, però, non riuscì a completarla e uscì sconfitto al quinto set dopo oltre quattro ore di battaglia, al calar della sera, in una delle finali sicuramente più belle nella storia di questo sport.

La cinematografica finale di Wimbledon tra Borg e McEnroe del 1980

Il fatto che l’incontro tra Borg e McEnroe del 1980 a Wimbledon sia diventato un film è assolutamente indicativo della bellezza e della portata di quella finale. Anche in quell’occasione, per assegnare il titolo, furono necessari cinque set, in un saliscendi incredibile di emozioni, in cui fino all’ultimo esprimere un pronostico sarebbe stato impossibile. Primo set a McEnroe, secondo e terzo a Borg. Lo statunitense che allunga la partita al quinto vincendo il quarto set e lo svedese che si conferma campione chiudendo la partita per 8 giochi a 6 nell’ultimo e decisivo atto del torneo. Difficile concepire una sceneggiatura migliore di questa.

Wimbledon 2016: Serena Williams aggancia Steffi Graf

Il 9 luglio del 2016, battendo nella finale di Wimbledon la tedesca Angelique Kerber, Serena Williams vinse il suo 22º slam (settimo sull’erba inglese) agganciando Steffi Graf nella classifica all time. La campionessa statunitense avrebbe completato il sorpasso un anno più tardi sul cemento di Flushing Meadows allo US Open. In tutto il torneo Serena lasciò appena un set, alla connazionale McHale al secondo turno.

La finale femminile di Wimbledon più lunga nella storia del torneo

La finale di Wimbledon del singolare femminile più lunga nella storia del torneo, invece, risale al 3 luglio del 1970 quando sul campo centrale si affrontarono l’australiana Margaret Smith e la statunitense Billie Jean King. Le due atlete, entrambe fiaccate da problemi fisici, si diedero battaglia per 46 tiratissimi giochi. Ad avere la meglio, alla fine, fu la Smith, impostasi in due set, 14-12 nel primo e 11-9 nel secondo. Certamente al record contribuì l’assenza del tie break che sarebbe stato introdotto a Wimbledon l’anno successivo. Ecco perché il primato stabilito dalla Smith e Billie Jean potrebbe rimanere ancora imbattuto a lungo.