Roger Federer ha lasciato ufficialmente il tennis. La carriera del 41enne tennista svizzero si è conclusa con una sconfitta, che ovviamente lascia il tempo che trova. Di fianco all’amico/avversario di tante battaglie, Rafa Nadal, l’elvetico ha ceduto in Laver Cup (che si è conclusa con il primo storico successo del Resto del Mondo contro un’Europa fin qui sempre vittoriosa) alla coppia composta dagli americani Sock e Tiafoe con il punteggio di 6-4, 6-7 (2-7), 9-11. Ovviamente, il risultato del match – seppur importante ai fini del torneo che vede contrapposti i migliori tennisti del Vecchio e del Nuovo Continente – è passato rapidamente in secondo piano al termine della contesa. Tutto il mondo, infatti, si è fermato ad ammirare Roger Federer in lacrime al centro del campo, con Nadal visibilmente commosso pochi metri distante. Sarà sicuramente un arrivederci, perché chi ha fatto la storia di uno sport, chi è entrato nella leggenda, non può che rimanere nel tennis, seppur con un altro ruolo.

“È stata una giornata fantastica – le parole di Federer al termine della sua ultima esibizione – sono felice di essere qui. Mi sono goduto tutti i gesti un’ultima volta, sono qui con amici, fan e famiglia. Temevo di stirarmi, ero davvero stressato. Sono arrivato alla fine, la partita è stata stupenda. È stato fantastico avere al mio fianco Rafa e tutte le leggende che sono arrivate qui per me. Non volevo sentirmi solo oggi, per questo ho scelto di dire addio in una competizione a squadre. Mi sono sempre sentito in un team. Volevo una festa, era quello che speravo. È merito di Mirka (la moglie, ndr) se sono qui, avrebbe potuto fermarmi tempo fa. Grazie alla famiglia e a tutti voi”.

Una Laver Cup indimenticabile, non solo per Roger

Non è quindi un caso che uno dei momenti più commoventi dell’addio di Roger al tennis sia stato l’abbraccio con la moglie Miroslava Vavrinec, ex tennista slovacca naturalizzata svizzera che è stata fondamentale per tutto il percorso del marito. Compagna di vita che conosce bene lo sport praticato da Roger, lo ha supportato praticamente in tutto e per tutto, lasciandolo fare anche quando, come sottolinea il diretto interessato, avrebbe potuto fermarlo accorciandogli la carriera per il bene della famiglia. La loro famiglia è stato anche il rettangolo di gioco, i colleghi, gli avversari e le leggende che hanno accompagnato la carriera di Federer.

Tra i momenti più emotivamente coinvolgenti, la scena diventata scatto che sarà per sempre sugli annali di questo sport: Nadal, che seduto di fianco a Roger, tiene la mano a quest’ultimo senza riuscire a trattenere le lacrime. E poi il tributo degli altri colleghi presenti, con le due squadre che congiuntamente lo hanno issato al cielo e che hanno ovviamente immortalato i momenti clou tramite foto e video intasando letteralmente i vari social network. Insomma, un contesto nel quale è passato in secondo piano persino il fuoriprogramma di un ambientalista, che si è dato fuoco al braccio per protesta.

I numeri della carriera di Federer

Roger Federer chiude dunque la sua carriera con uno score pazzesco, che però merita di essere approfondito. C’è, infatti, molto di più dei 20 Slam vinti e dei 103 tornei conquistati nel circuito maggiore. In 24 anni sul campo “principale” il tennista svizzero è stato molto di più dei numeri che ora ne scandiscono il percorso, poiché ha ricevuto e contestualmente dato tanto a colleghi, addetti ai lavori, tifosi e a questo sport in genere. Un contributo che non può essere quantificato purtroppo, ragion per cui non possiamo che salutare la leggenda Roger riassumendo i suoi record e alcune curiosità.

Terzo per numero di Slam vinto, 20 dietro a Nadal (22) e Djokovic (21), lo svizzero ha letteralmente fatto da capostipite, poiché fino a qualche anno fa si trattava di una soglia ritenuta inarrivabile. E nonostante Federer sia stato superato (rimpianto per i due match point sprecati a Wimbledon nel 2019 contro Djokovic), rimane la soddisfazione di essere arrivato per primo laddove si pensava non si potesse arrivare mai.

Abbiamo citato la finale di Wimbledon del 2019, ebbene il Centre Court è stato per ben 8 volte terra di conquista per lo svizzero. Dopo la storica vittoria su Sampras al quarto turno nel 2001, tra il 2003 e il 2017 Roger ha trionfato sull’erba britannica in 8 occasioni, più di chiunque altro nella storia del torneo maschile. E anche se qualcuno riuscirà a battere questo primato, quello che ha realizzato Federer sul centrale di Wimbledon nessuno potrà cancellarlo.

Quanto ai tornei, dicevamo, sono 103 quelli vinti da Federer: meglio di lui ha fatto solo Jimmy Connors con 109 titoli. Il primo successo risale al 2001 al torneo di Milano, mentre l’ultimo è arrivato nel 2019 nella sua Svizzera, a Basilea. Sono ben 1251, invece, i match vinti, l’ultimo dei quali chiama ancora in causa l’Italia, poiché si tratta del successo su Lorenzo Sonego del 5 luglio 2021. Anche in questa statistica, Roger rimane dietro a Connors, che si è spinto fino a 1274 successi. Impressionante la percentuale di successi dello svizzero: l’82% su 1526 match totali.

Federer ha trascorso 310 settimane da numero uno del ranking ATP, di cui 237 consecutive, tra il 2 febbraio 2004 e il 18 ottobre 2008. Solo Djokovic gli è davanti per quel che riguarda il primo dato con 373 settimane. Il secondo score rimane ancora un record assoluto che difficilmente potrà essere superato.

Il numero che però dà meglio l’idea del Federer tennista, atleta e uomo è lo 0, come le volte in cui Roger si è ritirato da una partita. Nonostante gli acciacchi in carriera non gli siano mancati, soprattutto per quel che riguarda la schiena e le ginocchia, lo svizzero non ha mai abbandonato una contesa, dimostrando grande rispetto sia per gli avversari sia per il pubblico. E non può essere dunque un caso che a 36 anni Federer sia tornato numero uno del ranking, diventando il meno giovane di sempre in vetta alla classifica ATP. Sono 6 i tornei nel quale Federer detiene il record assoluto di vittorie (Basilea, Halle, Wimbledon, Dubai, Cincinnati, ATP Finals), 23 le semifinali consecutive negli Slam, 65 le vittorie di fila sull’erba tra il 2003 e il 2008, 24 finali consecutive vinte tra il 2003 e il 2005, 10 i tornei in cui Federer è il vincitore più anziano. C’è bisogno davvero di altro per descrivere una leggenda del tennis?