Quando mancano ancora 5 tappe al termine, il Giro d’Italia si appresta ad entrare nella sua fase cruciale: i dislivelli dei prossimi giorni, nelle due pesantissime frazioni montane da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio prima e da Pinzolo ai Laghi di Cancano poi, saranno il momento della verità. O meglio della resa dei conti, tra un Joao Almeida giunto ormai al 14° giorno in maglia rosa – un risultato che comunque finirà il suo Giro ha già del clamoroso (raggiunti Pantani e Savoldelli) – e chi ha atteso fino a questo punto per sferrare l’attacco decisivo: un nome su tutti, Vincenzo Nibali.

Il ritardo accumulato dal corridore siciliano dalla prima posizione è pesante, 3’31”, e se vorrà dire la propria in chiave vittoria finale non potrà più aspettare: gli oltre 15 mila metri di dislivello da questo punto alla fine del Giro (con una lunghezza media di tappa di 218 chilometri) sono numeri che lasciano aperto più di uno scenario. Il ritorno di Nibali, se saprà aggredire le prossime salite come in passato ha abituato i propri tifosi; lo strappo di uno dei due contendenti in casa Sunweb, Kelderman e Hindley; oppure il completamento del capolavoro da parte di Almeida, che avrà bisogno di tutta la squadra per difendersi dagli inseguitori.

Tratnik vince la 16ª tappa

La 16ª tappa, da Udine a San Daniele, è andata a Jan Tratnik della Bahrain-McLaren, al primo successo in un grande giro. L’azione decisiva è giunta a 60 km dall’arrivo, quando il corridore sloveno ha staccato i 26 compagni di fuga insieme a Manuele Boaro, restando davanti fino al traguardo. “È speciale perché sono partito da lontano – ha detto all’arrivo – Non avrei mai creduto di potercela fare. Di solito aiuto il mio capitano, ma oggi è stato tutto perfetto”.

I segnali che giungono dagli uomini di classifica, con Almeida che ha guadagnato altri 2”, sanno di schermaglie prima dello scontro finale: “Stavo bene e alla fine ho attaccato – ha detto il portoghese – L’ho fatto per me stesso, per vedere fin dove potevo arrivare”. Nibali, che ha atteso fino ad oggi, sa che il tempo dell’attesa è finito, è il momento dell’all-in: “Io sto bene, ci aspettano tappe dure, di alta montagna e, se ci sarà l’occasione, ci proverò di sicuro. Lo spazio per fare qualcosa ancora c’è” ha detto il siciliano parlando ai microfoni Rai al termine della corsa.

Poi una stoccata a Kelderman, più prossimo inseguitore di Almeida con un ritardo di 17”: “Il nemico ce l’ha in casa, nella propria squadra, la Sunweb: è Jai Hindley. Se decidesse di andare, andrà via di sicuro”. Un po’ un’attestazione di stima per le ottime prestazioni dell’australiano nei giorni scorsi, un po’ una battuta per mettere pepe in un team che potrebbe avere due leader in corsa perla vittoria finale.

Giro d’Italia, le prossime tappe

La 17ª tappa vedrà la propria partenza alle 10.30 a Bassano del Grappa e arriverà, dopo 203 chilometri, a Madonna di Campiglio. Frazione d’alta montagna, tra le più dure dell’intera edizione del Giro: dopo 40 km la prima ascensione, con i 21 km del Forcella Valbona ad una pendenza media del 6.6%. A partire dal chilometro 97 un nuovo strappo, con altri 20 chilometri di salita del Monte Bondone, che vedrà picchi del 15%. Dopo il Passo Durone si giungerà all’ultima salita, con i 12,5 km che da Carisolo porteranno a Madonna di Campiglio, sullo stesso versante che vide trionfare Marco Pantani nel 1999.

Le pendenze proseguono anche domani, nella 18ª tappa: 207 chilometri, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, nel Parco Nazionale dello Stelvio con la salita dello Stelvio, appunto, come snodo principale della frazione: 25 km ad una pendenza media del 7,5% faranno certamente selezione e segneranno in maniera decisa i destini di questo Giro d’Italia.

Giro d’Italia, la classifica generale

1- J. Almeida, Deceuninck-Quick Step, 65:45:08
2- W. Kelderman, Sunweb, +17”
3- J. Hindley, Sunweb, +2’58”
4- T. Geoghegan Hart, Ineos Grenadiers, +2’59”
5- P. Bilbao, Bahrain-McLaren, +3’12”
6- R. Majka, Bora-Hansgrohe, +3’20”
7- V. Nibali, Trek-Segafredo, +3’31”
8- D. Pozzovivo, Ntt, +3’52”
9- P. Konrad, Bora-Hansgrohe, +4’11”
10- F. Masnada, Deceuninck-Quick Step, 4’24”