La settima tappa del Tour de France ha garantito emozioni come poche volte si è visto nella storia recente. A trionfare all’arrivo della Vierzon-Le Creusot (249 km) è stato Matej Mohoric, corridore sloveno della Bahrain Victorious protagonista di una vera e propria impresa. Fin dall’inizio della tappa si è formato un gruppone costituito da 29 fuggitivi, tra i quali anche Nibali, Van Aert e Van der Poel. A nulla è servita la reazione di Pogacar, che si è trovato ben presto a corso di uomini, a conferma di come il team UAE Emirates non sia propriamente compatto.

Ha pagato dazio sulla penultima salita Primoz Roglic, che è andato letteralmente in crisi e, chiudendo molto staccato, è ormai fuori dai giochi per la classifica generale. Carapaz ha provato ad attaccare arrivando a guadagnare fino a 40’’ su Pogacar, ma è stato ripreso nel finale. Ottima la prova di Vincenzo Nibali, che è stato staccato da Van Aert e Van der Poel sulla cote conclusiva, ma ha guadagnato qualcosa come 13 posizioni in una sola tappa, un’impresa che solo i grandi sono in grado di compiere.

È stato comunque Mohoric a trionfare, dicevamo, con un arrivo in solitaria e tra le lacrime dopo un grande scatto sul Signal d’Uchon. Con questo risultato, lo sloveno ha conquistato praticamente una tappa in ciascuno dei tre grandi giri (Vuelta a Espana, Giro d’Italia e Tour de France), entrando di diritto nell’olimpo del ciclismo con il 13° successo in carriera. Conserva la maglia gialla Mathieu Van der Poel, che chiude al quarto posto al traguardo alle spalle di Stujven e Nielsen. In classifica generale, detto del crollo di Pogacar (il campione in carica scivola al 5° posto a +3’43”), alle spalle dell’olandese della Alpecin-Fenix c’è Wout van Aert (+30″), mentre Nibali è 6° (+4’12”).

Tour de France: la classifica dopo la 7ª tappa

1 Mathieu Van Der Poel 5h39’17”
2 Wout Van Aert +0’30”
3 Kasper Asgreen +1’49”
4 Matej Mohoric +03’01”
5 Tadej Pogacar +03’43”
6 Vincenzo Nibali +04’12”
7 Julian Alaphilippe +04’23”
8 Alexey Lutsenko +04’56”
9 Pierre Latour +05’03”
10 Rigoberto Uran +05’04”

Tour de France l’ottava tappa: Oyonnax-Le Grand Bornand

Oggi, sabato 3 luglio, il programma prosegue con l’ottava tappa del Tour de France, la prima di montagna con l’arrivo a Le Grand-Bornand, dopo 150 chilometri da Oyonnax. I ciclisti saranno impegnati prima con la Cote de Mont-Saxonnex (prima categoria, 5.7 km all’8.3%), una discesa di 10 km che conducono all’inizio del Col de Romme (prima categoria, 8.8 km all’8.9%), poi 5 km di discesa fino all’ultima salita, il classico Col de la Colombiere (prima categoria, 7.5 km all’8.5%). Dallo scollinamento al traguardo ci saranno 14 km in discesa. Insomma, i primi 97 km non dovrebbero presentare difficoltà altimetriche, mentre i restanti 53 non conosceranno pianura. Il Colombiere dovrebbe essere lo snodo fondamentale della tappa, poiché in caso di scollinamento in solitaria, si può andare in fuga verso il traguardo. La tappa è comunque aperta a più scenari, ovvero all’arrivo della prima fuga così come alla vittoria di un big della classifica generale.

Tour de France, la nona tappa: Cluses-Tignes

Domenica 4 luglio si corre invece la nona tappa, la Cluses-Tignes che prevede un arrivo in salita, presso la nota stazione sciistica sulle Alpi. Si tratta di una tappa corta, che consta di soli 144 chilometri, ma che presenta subito due Gran Premi della Montagna di seconda e di prima categoria. Partendo da Cluses, dopo la Cormet de Roseland, la frazione prevede una discesa di 20 km che porta a Bourg Saint Maurice les Arcs, seguiti da 12 km di falsopiano fino a Sainte Foy Tarentaise. Da qui inizia la salita verso Tignes, ben 21 km con una pendenza media del 5,6% cui si sommano 6 km di falsopiano una volta scollinato il Col du Prè. Come la tappa di sabato, quella domenicale è altrettanto aperta al doppio scenario ma, vista la lunghezza della salita, dovrebbe spuntarla chi avrà più costanza e regolarità.