Con 83 medaglie messe in bacheca in carriera, di cui 28 olimpiche, Michael Phelps è uno degli atleti più decorati nella storia dello sport e l’atleta più vincente nella storia delle Olimpiadi. Lo strapotere mostrato in vasca sugli avversari gli è valso il soprannome di “The Baltimora bullet” (Il proiettile di Baltimora). Il 30 giugno l’ex nuotatore statunitense compie 35 anni e, in occasione di questa ricorrenza, andiamo a ripercorrere la carriera, i successi e i record di Phelps, 23 volte medaglia d’oro ai Giochi olimpici.

L’esordio nel nuoto di Michael Phelps

Cresciuto con la madre e le due sorelle maggiori e senza il padre visto che i suoi genitori si separano quando è ancora molto piccolo, Phelps comincia a praticare il nuoto ad appena sette anni. Con questo sport non è amore a prima vista. Anzi, i primi anni sono piuttosto complessi, complice anche la diagnosi di disturbo da deficit di attenzione per cui gli viene somministrato il Ritalin. Phelps deciderà di non assumere più il farmaco e a 12 anni smetterà di praticare qualsiasi altro sport per dedicarsi totalmente al nuoto.

Nel 1999 partecipa per la prima volta a una competizione in Minnesota sui 400 metri misti e prima di compiere 15 anni si prenderà i record nella categoria ragazzi (13-14 anni) sui 400 e 800 stile libero; 100 e 200 metri farfalla, e 200 e 400 misti. Con questi numeri si presenterà ai primi Giochi olimpici della sua carriera a Sydney nel 2000, diventando il più giovane nuotatore statunitense a prendervi parte dal 1932, quando Ralph Flanagan partecipò a Giochi di Los Angeles ad appena 13 anni.

La storia e i record di Phelps alle Olimpiadi

Quella a Sydney nel 2000 è la prima partecipazione di Phelps alle Olimpiadi. Ne arriveranno altre quattro, con le prime medaglie conquistate già ai Giochi di Atene nel 2004, a soli 19 anni. Michael Phelps chiude con uno score di sei ori e due bronzi, eguagliando il record del più alto numero di medaglie vinte in una singola edizione stabilito a Mosca 1980 dal ginnasta russo Aleksandr Ditjatin. È l’alba di un campione senza tempo che costringerà i suoi avversari ad accontentarsi solo delle briciole.

A Pechino nel 2008 Michael Phelps si presenterà con una fame ancora maggiore, migliorando ulteriormente quanto fatto ai Giochi di quattro anni prima. L’atleta porta a casa altre otto medaglie, questa volta tutte d’oro. Grazie a questo risultato, Phelps batte anche un record che resisteva da ben 36 anni. Quello del nuotatore statunitense Mark Spitz che ai Giochi di Monaco nel 1972 si fermò a sette medaglie d’oro. Alle Olimpiadi di Londra del 2012, Phelps si mette al collo altre sei medaglie olimpiche (quattro ori e due argenti), prima di annunciare il suo ritiro dall’attività agonistica. Non sarà, per fortuna, una decisione definitiva.

Le Olimpiadi del 2016 e il ritiro

Due anni dopo quel fulmine a cielo sereno che è stato l’annuncio del suo ritiro, il proiettile di Baltimora decide di tornare in vasca per scrivere ancora un capitolo della sua grande storia sportiva. E quale occasione migliore per farlo se non i Giochi Olimpici.

Michael Phelps a Rio 2016 dimostrerà che quando talento e abnegazione corrono nella stessa direzione nessun obiettivo è precluso. Già partecipando alle Olimpiadi brasiliane il campione a stelle e strisce stabilirà un record diventando il primo nuotatore statunitense a qualificarsi in ben cinque edizioni dei Giochi. Ma Phelps non si accontenterà solo di partecipare e aggiungerà alla sua collezione olimpica altri cinque ori e un argento, venendo eletto per l’ottava volta in carriera nuotatore dell’anno.

L’annuncio del secondo ritiro, poche ore dopo la vittoria della sua ventottesima medaglia olimpica, sarà comunicato, a differenza del 2012, con la consapevolezza di aver dato tutto al nuoto e di essere stato ricambiato allo stesso modo. Se Phelps ha scritto in quel 2016 l’ultimo capitolo della sua grande storia sportiva, la leggenda del proiettile di Baltimora, considerato il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, non smetterà mai di essere raccontata e tramandata in un rito profano rinnovato a cadenza regolare nel giorno del suo compleanno.