Nella giornata di ieri si è chiuso il terzo ciclo di tappe del Giro d’Italia 2022. La Rivarolo Canavese-Cogne, di 178 km, ha confermato la maglia rosa sulle spalle di Richard Carapaz, al termine di una frazione che ha premiato i fuggitivi di giornata. Il ciclista ecuadoriano della INEOS Grenadiers, già in testa dopo la quattordicesima tappa, ha mantenuto il primato in classifica generale con 7″ su Jai Hindley. Sul terzo gradino del podio virtuale il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates), terzo a 30″. Il miglior italiano in classifica generale è Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 5° a 1’01”, mentre  Vincenzo Nibali è ottavo a 2’58” dalla Maglia Rosa.

La settimana si è conclusa con la vittoria di Giulio Ciccone involatosi sull’ultimo Gran Premio della Montagna facendo il vuoto e chiudendo al traguardo davanti al colombiano Santiago Buitrago (a 1’31”) e allo spagnolo Antonio Pedrero (a 2’19”). Per il 27enne teatino si è trattata della terza vittoria in un Giro. La prima risale al 2016, quando era diventato il 4° più giovane a conquistare una tappa della corsa rosa.

Giro d’Italia 2022: la classifica generale

1 Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) 58h21’28”

2 Jai Hindley (Bora-hansgrohe) +7″

3 Joao Almeida (UAE Team Emirates) +30″

4 Mikel Landa (Bahrain-Victorious) +59″

5 Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) +1’01”

6 Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) +1’52”

7 Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) +1’58”

8 Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) +2’58”

9 Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo) +4’04”

10 Guillaume Martin (Cofidis) +8’02”

Giro 2022: le tappe dell’ultima settimana

Oggi la carovana del Giro riposa, ma da domani prenderà il via l’ultima settimana di tappe, che porterà al traguardo finale e all’assegnazione definitiva della maglia rosa. Si parte domani con la sedicesima tappa, che da Salò porterà ad Aprica per 202 km totali. Si tratta probabilmente di uno dei tracciati più impegnativi di questa edizione con un dislivello di 5.250 metri. La salita comincia già in Valsabbia fino al Goletto di Cadino con una salita di circa 30 km che porta a circa 2.000 m di quota. Dalla discesa della Val Camonica ci sarà poi la risalita fino a Edolo e in seguito la scalata del Passo del Mortirolo, uno dei punti storici della corsa. La discesa su Grosio sarà poi molto impegnativa perché la strada è molto stretta e ripida in certi punti. Impegnativa anche l’ultima salita, quella del Valico di Santa Cristina, con la strada che passa da un tratto ben pavimentato ad uno stretto verso la vetta con tornanti e pendenze elevate. Attenzione anche alla discesa dal Valico di Santa Cristina che porta a 1.500 m dall’arrivo con una pendenza elevata e una carreggiata ridotta.

Mercoledì 25 maggio, appuntamento con la diciassettesima frazione che da Ponte di Legno porta a Lavarone attraverso 168 km. Si tratta sostanzialmente di una tappa divisa in due, con una partenza in salita verso il Passo del Tonale, poi oltre 70 km in discesa attraverso la Valle di Sole e Val di Non. Una volta superato l’Adige, si scala la salita di Palù di Giovo, attraversando la Valle di Mocheni per raggiungere Pergine Valsugana. Le ultime due salite sono rappresentate da il Valico del Vetriolo, lungo e pedalabile, mentre la salita del Menador è caratterizzata da strade strette, gallerie intagliate e pendenze oltre il 10%.

La diciottesima tappa, quella del 26 maggio, va da Borgo Valsugana a Treviso per un totale di 152 km. L’unica asperità della frazione è rappresentata dal Muro di Ca’ del Poggio, poi l’arrivo a Treviso attraverso rettilinei abbastanza larghi. Previsti attraversamenti cittadini con rotatorie, spartitraffico e altri arredi urbani. Nel capoluogo veneto, la corsa prevede anche un circuito di 11 km da ripetere una sola volta. A 3 km dall’arrivo l’unica svolta impegnativa, con ultima curva a circa 1,2 km dal traguardo.

Il 27 maggio la diciannovesima tappa che porta da Marano Lagunare a Santuario di Castelmonte. Una frazione di 177 km, insidiosa e con arrivo in salita. Si parte da Marano Lagunare per risalire fino alle colline moreniche udinesi tra Fagagna e Majano. La tappa sconfinerà in Slovenia dal valico di Uccea per arrivare al Monte Kolovrat, con 10 km di percorso con pendenza del 10%. Dopo il Passo Solarie e un lungo falsopiano, si riscende fino in Italia attraverso il bosco e un susseguirsi di curve. A Cividale del Friuli prende il via la salita che porta all’arrivo al Santuario di Castelmonte.

La ventesima e penultima tappa, di 168 km, va da Belluno a Marmolada. Si tratta del classico tappone dolomitico, l’ultimo arrivo in salita del Giro 2022. Dopo la partenza da Belluno, la carovana farà una deviazione lungo la valle del Piave tra Sedico, Santa Giustina e Sospirolo per entrare nella valle del Cordevole e poi risalire attraverso Agordo e Cencenighe. Da qui prende il via un trittico di salite con il Passo di San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade), il Passo Pordoi e infine il Passo Fedaia con i 6 km dopo Malga Ciapela con pendenze fino al 18%. Dopo gli ultimi 14 km di salita, a Rocca Pietore la strada diventa un falsopiano intorno al 2%, ma dopo Sottoguda la pendenza risale fino a una breve discesa prima di Malga Ciapela. Gli ultimi 6 km sono caratterizzati da pendenza media del 12% e punte fino al 18% prima del rettilineo finale in piano.

La ventunesima e ultima tappa si correrà domenica 29 maggio a Verona. Frazione a cronometro per 17,4 km con gran finale all’Arena di Verona. Il Circuito delle Torricelle sarà percorso in senso antiorario, con una prima parte attraverso vialoni rettilinei e larghi, poi 4,5 km in salita con pendenza del 5% e carreggiata più stretta rispetto alla prima parte. Cronometraggio intermedio nello scollinamento alla Torricella Massimiliana, poi 4 km in discesa e ultimi 3 km per le vie cittadine prima dell’arrivo in Piazza Bra e poi all’Arena per l’incoronazione del vincitore.