Dal 20 settembre al 2 novembre 2019 va in scena la nona edizione della Rugby World Cup. Dodici diverse città nipponiche ospiteranno le 48 gare di questa lunga e intensa manifestazione che comincia con una fase a gironi che avrà per protagoniste venti squadre divise in quattro gruppi. In ogni pool sarà lotta per i primi due posti, quelli che garantiranno l’accesso ai quarti di finale che saranno scontri a eliminazione diretta.

La squadra campione del mondo in carica è la Nuova Zelanda, che ha conquistato le ultime due edizioni: quella in casa del 2011 e quella in Inghilterra e Galles del 2015. Gli All Blacks, la squadra di rugby più famosa al mondo anche grazie alla loro travolgente Haka, hanno vinto anche la primissima edizione, giocata sempre in casa (e in Australia) nel 1987, mentre sono arrivati secondi nel 1995 (battuti dal Sudafrica) e terzi nel 1991 e 2003, quarti nel 1999 (battuti ancora una volta dal Sudafrica).

Con le tre edizioni vinte e gli altri tre podi, gli All Blacks sono i più titolati nella storia dei Mondiali di Rugby, seguiti da Australia e Sudafrica con due titoli a testa. Gli australiani, campioni nel 1991 e nel 1999, hanno conquistato anche due argenti e un bronzo, mentre gli Springboks, oro nel 1995 e nel 2007, sono arrivati due volte terzi.

Per quanto riguarda le squadre europee, nel medagliere ne troviamo tre del Sei Nazioni: l’Inghilterra, campione nel 2003 e arrivata due volte seconda, la Francia, che ha collezionato tre argenti e un bronzo, il Galles con un bronzo. Ma nel rugby, si sa, conta anche la medaglia di legno, quella che spetta alla quarta classificata, e oltre alla Francia, arrivata due volte quarta, anche Inghilterra, Galles e Scozia sono arrivate quarte una volta a testa. Dall’altra parte dell’Oceano, invece, si è distinta l’Argentina con un terzo e un quarto posto.

E l’Italia? Be’ la nazionale azzurra non è tra le big, ma ha sempre partecipato, ottenendo al massimo due vittorie nella fase a gironi: è successo nel 2007, 2011 e 2015, arrivando terza nella propria pool. Nel 1987, 1991 e 1995 ha vinto un solo match, arrivando comunque terza nel gruppo perché allora i gironi erano composti da quattro squadre (in tutto le partecipanti erano sedici). Nelle edizioni 1999 e 2003 gli azzurri sono arrivati quarti nel girone, senza vittorie.

Mondiali Rugby 2019: i gironi e il tabellone

Ai Mondiali di Rugby 2019 dodici squadre si sono qualificate d’ufficio in virtù dei risultati ottenuti nell’edizione precedente, quella del 2015. Le prime tre di ogni girone di quattro anni fa, infatti, hanno ottenuto il pass per la Rugby World Cup di quest’anno. Si tratta di Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Galles, Francia, Argentina, Irlanda, Scozia, Inghilterra, Georgia, Italia e Giappone. Quest’ultimo, oltre che per il terzo posto nel suo girone, ne aveva diritto anche in qualità di Paese ospitante. Dalle qualificazioni sono poi arrivate Namibia, Stati Uniti, Uruguay, Canada, Russia, Fiji, Tonga e Samoa. Ecco come queste venti squadre sono state divise in gironi in base al sorteggio avvenuto il 10 maggio 2017 a Kyoto:

Girone A: Irlanda, Scozia, Giappone, Russia, Samoa
Girone B: Nuova Zelanda, Sudafrica, Italia, Namibia, Canada
Girone C: Inghilterra, Francia, Argentina, Stati Uniti, Tonga
Girone D: Australia, Galles Georgia, Fiji, Uruguay

Ai quarti di finale accedono le prime due di ogni girone, con la prima del gruppo A che si scontra con la seconda del B, la prima del B con la seconda del gruppo A, la prima del C con la seconda del D e la prima del D con la seconda del C. Nelle semifinali gli accoppiamenti saranno nella prima partita tra la vincitrice della sfida 1C vs 2D e la vincitrice del match tra 1B e 2A, nella seconda semifinale tra la vincitrice dello scontro tra 1D e 2C e la vincitrice della partita tra 1A e 2B.

Nella fase a eliminazione diretta, in caso di parità al termine degli 80′ regolamentari, si procede con un supplementare normale di 10 minuti a tempo, ed eventualmente un supplementare con “sudden death” in cui vince chi va a punti per primo.

Mondiali Rugby 2019: le partite dell’Italia

L’Italia, come abbiamo visto, è inserita nel Girone B e tutte le sue partite si potranno vedere in diretta tv su Raidue. RaiSport+HD trasmetterà almeno altri 17 match, tra cui quello inaugurale tra Giappone e Russia di venerdì 20 settembre, i quarti di finale, le semifinali e le finali per il bronzo e l’oro.

Questi gli impegni dell’Italia con gli orari italiani:
Domenica 22 settembre, ore 7:15, Hanazono Rugby Stadium, Italia-Namibia
Giovedì 26 settembre, ore 9:45, Fukuoka Hakatanomori Stadium, Italia-Canada
Venerdì 4 ottobre, ore 11:45, Shizuoka Stadium Ecopa, Sudafrica-Italia
Sabato 12 ottobre, ore 6:45, City of Toyota Stadium, Nuova Zelanda-Italia

A causa del fuso orario del Giappone, gli azzurri giocheranno sempre quando in Italia sarà ancora mattina.

Gli azzurri convocati

Il ct dell’Italrugby, l’irlandese Conor Michael Patrick O’Shea, ha convocato 31 giocatori per i Mondiali in Giappone.

Piloni:
Simone Ferrari (Benetton Rugby, 24 caps)
Andrea Lovotti (Zebre Rugby Club, 36 caps)
Tiziano Pasquali (Benetton Rugby, 19 caps)
Nicola Quaglio (Benetton Rugby, 10 caps)
Marco Riccioni (Benetton Rugby, 2 caps)
Federico Zani (Benetton Rugby 9 caps)

Tallonatori:
Leonardo Ghiraldini (svincolato, 104 caps)
Luca Bigi (Zebre Rugby Club, 20 caps)
Oliviero Fabiani (Zebre Rugby Club, 8 caps)

Seconde linee:
Dean Budd (Benetton Rugby, 21 caps)
Federico Ruzza (Benetton Rugby, 13 caps)
David Sisi (Zebre Rugby Club, 6 caps)
Alessandro Zanni (Benetton Rugby, 113 caps)

Terze linee:
Maxime Mbandà (Zebre Rugby Club, 17 caps)
Sebastian Negri (Benetton Rugby, 18 caps)
Sergio Parisse (Tolone, 139 caps) [Capitano]
Jake Polledri (Gloucester, 9 caps)
Abraham Steyn (Benetton Rugby, 31 caps)

Mediani di mischia:
Callum Braley (Gloucester, 2 caps)
Guglielmo Palazzani (Zebre Rugby Club, 32 caps)
Tito Tebaldi (Benetton Rugby, 33 caps)

Mediani di apertura:
Tommaso Allan (Benetton Rugby, 49 caps)
Carlo Canna (Zebre Rugby Club, 33 caps)

Centri:
Tommaso Benvenuti (Benetton Rugby, 57 caps)
Michele Campagnaro (Harlequins, 43 caps)
Luca Morisi (Benetton Rugby, 26 caps)

Ali/Estremi:
Mattia Bellini (Zebre Rugby Club, 18 caps)
Giulio Bisegni (Zebre Rugby Club, 12 caps)
Jayden Hayward (Benetton Rugby, 18 caps)
Matteo Minozzi (Wasps, 12 caps)
Edoardo Padovani (Zebre Rugby Club, 21 caps)

Rugby World Cup 2019: le favorite e dove può arrivare l’Italia

Il Girone B, proprio quello in cui è stata inserita l’Italia, sarà molto probabilmente un gruppo chiave per questi Mondiali di Rugby 2019. È in questa pool, infatti, che ci sono le due principali favorite, ossia gli All Blacks campioni in carica e gli Springboks.

Neozelandesi e sudafricani, sia in virtù della loro storia che dei risultati ottenuti di recente, sono le prime indiziate per la vittoria finale. Nella rosa delle favorite si può includere anche l’Inghilterra, mentre in seconda fascia troviamo Irlanda e Australia. Tra le aspiranti al podio, o quanto meno alla medaglia di legno, ci sono anche Argentina e Scozia.

Proprio il fatto che nel Girone B dell’Italia ci siano Nuova Zelanda e Sudafrica e che ai quarti di finale accedono solo le prime due del girone rende immediatamente chiaro che il miglior risultato che gli azzurri possono ottenere è la vittoria nelle prime due partite, poi contro All Blacks e Springboks possono soltanto contenere i danni, ma la vittoria è impossibile, così come la qualificazione.

Contro Namibia e Canada, invece, gli azzurri, almeno sulla carta, non dovrebbero avere troppe difficoltà, tanto da poter aspirare anche al punto bonus offensivo che spetta alle squadre che mettono a segno almeno quattro mete. Ricordiamo che per ogni vittoria vengono assegnati quattro punti, per il pareggio due, zero per la sconfitta. Oltre al bonus offensivo c’è anche quello difensivo per le squadre che perdono con un margine non superiore a sette punti.

L’Italia si è preparata ai Mondiali di Rugby 2019 disputando quattro test match tra agosto e inizio settembre. Gli azzurri hanno perso a Dublino il 10 agosto per 29-10 contro l’Irlanda; poi hanno vinto agevolmente il 17 agosto a San Benedetto del Tronto contro la Russia per 85-15; il 30 agosto sono volati a Parigi per affrontare la Francia, contro la quale hanno perso 47-19; infine il 6 settembre a Newcastle hanno perso 37-0 contro l’Inghilterra, una delle pretendenti al titolo iridato.