Cosa sarebbe successo se…? Una domanda che spesso ci siamo posti nella vita di ogni giorno, calciomercato compreso, quando è capitato di ritrovarci davanti a un bivio. Perché a volte la carriera di un calciatore – e la storia di un club – cambia inaspettatamente per fattori spesso incontrollabili o per particolari, all’apparenza di poco conto, ma capaci in realtà di fare la differenza. Destino, già. Come quello che ha ‘scritto’ 4 storie di calciomercato che riguardano la nostra Serie A. Andiamo a scoprirle insieme…

Paulo Dybala, il rinnovo con la Juve e il ruolo di Allegri

Fine marzo 2021, Paulo Dybala e la Juve non sono mai stati così lontani. Il nodo legato al rinnovo di contratto in scadenza a giugno 2022 non si scioglie: le richieste economiche presentate dall’entourage dell’argentino – che in bianconero percepisce 7.3 milioni di euro netti a stagione – sono ritenute troppo esose dalla Juve, che non si smuove dalla sua posizione. Volontà di rinnovare alla Joya, ma senza “follie” vista anche la crisi legata alla pandemia. Fine maggio 2021, Allegri torna alla Juve. Nei primi dialoghi con la dirigenza emerge chiaramente la centralità di Dybala nel suo progetto, presente e futuro. Una “spinta” decisiva per portare tutte le parti in causa a proseguire ancora insieme e trovare un’intesa. Che ancora non c’è “manca qualcosina, ma siamo molto ottimisti”, le ultime dichiarazioni pubbliche di Nedved. Preludio di un nuovo matrimonio che, salvo sorprese, verrà presto celebrato. Con la ‘benedizione’ di Max.

Tonali e quella voglia di Milan

La sua seconda chance in rossonero, Sandrino l’ha voluta a ogni costo e alla fine l’ha ottenuta. Per la gioia di tutti, Stefano Pioli in primis. Che da inizio stagione si è ritrovato un giocatore completamente diverso rispetto a quello dell’annata precedente. Personalità, carisma, corsa e qualità per prendersi in mano il centrocampo del Milan. Ma durante l’estate la sua permanenza in rossonero è stata quantomeno in ‘pericolo’. Questione di numeri, perché la fiducia verso il classe 2000 non è mai mancata nonostante la stagione complicata: dopo i 10 milioni per l’apertura al prestito nell’estate 2020, il Milan vuole uno sconto sui 25 milioni prestabiliti per il riscatto. La trattativa è lunga, i rapporti tra Maldini, Massara e Cellino sono ottimi e favoriscono il nuovo accordo: totale 16.999 milioni di euro (guai per scaramanzia a comporre il numero 17 col presidente del Brescia), più 3 milioni di bonus e il cartellino del giovane Olzer anziché i 35 milioni stabiliti un anno prima. Tutto fatto, o quasi. Manca l’ultimo sforzo che arriva proprio da Tonali che si ‘taglia’ l’ingaggio per restare ancora al Milan fino al 2026. Questione di cuore…

Destro e la “profezia” di Preziosi

Le prime due giornate di campionato – quelle con il calciomercato ancora aperto – non le ha disputate perché non convocato per scelta tecnica. Ai margini del club rossoblù e in procinto di trasferirsi allo Spezia, in una tripla operazione che avrebbe dovuto coinvolgere anche Agudelo (che poi allo Spezia ci è andato, ma in una operazione slegata) e Nzola, direzione Genoa. Scambio però saltato a un passo dalle firme, con l’ormai ex presidente Preziosi che parla direttamente col ragazzo che alla fine decide assieme alla società di continuare a Genova. Mattia Destro, così, rimane sorprendentemente in rossoblù e ora è un punto di forza della squadra di Ballardini. 4 gol in 4 partite di campionato da lui disputate, miglior partenza di sempre della sua carriera. Preziosi a fine mercato ha affermato che “aver tenuto Destro è stato il miglior acquisto del Genoa”. Sembrava una frase fatta, invece… profezia al momento decisamente azzeccata.

Zappacosta e quel complimento galeotto

Il suo ritorno in Serie A – dopo la positiva esperienza in prestito al Genoa nell’ultima stagione – era già praticamente scritto: Londra-Firenze biglietto di sola andata, con la fascia destra della Fiorentina pronta ad avere un nuovo padrone. Accordo col Chelsea a un passo dalla fumata bianca in prestito con diritto di riscatto, prima che l’irruzione dell’Atalanta scombinasse le carte in tavola. A fare la differenza tra i club la proposta di acquisto a titolo definitivo, a far breccia nel cuore del calciatore – che nella Primavera nerazzurra è cresciuto – l’emozione di tornare a “casa” e i complimenti, decisamente apprezzati, che i dirigenti bergamaschi gli riservano lo scorso gennaio dopo averlo affrontato da avversario col Genoa. Fattori determinanti per mettere nell’arco di Gasperini una nuova freccia nerazzurra.