Gong arrivato alle ore 20 del 31 agosto, a mettere fine a mesi di trattative incessanti che hanno visto le nostre squadre grandi protagoniste, tra acquisti e cessioni. Ma che calciomercato è stato? Come si sono mosse le big di Serie A in questa sessione estiva? Chi è riuscita a centrare gli obiettivi che si era prefissata? L’analisi del mercato delle “grandi” del nostro calcio, in attesa dell’unico vero e insindacabile verdetto: quello che come sempre fornirà il campo.

Milan

Con 11 nuovi acquisti (compreso Adli, che resterà per questa stagione in prestito al Bordeaux) i rossoneri hanno sicuramente alzato il livello della rosa di Pioli. Un mix di giovani ed esperti che intriga: in porta è arrivato Maignan, in difesa Florenzi e Ballo-Touré (il vice Theo) oltre al riscatto di Tomori; a centrocampo è tornato Bakayoko ed è stato riscattato Tonali dal Brescia, sulla trequarti invece la grande scommessa è Messias, arrivato dal Crotone nell’ultimo giorno di mercato. Confermato Brahim Diaz dal Real, in avanti il colpo è stato l’esperto Giroud, mentre Pellegri è il giovane da crescere e rilanciare. Nell’analisi del mercato Milan ci sono però anche le dolorose perdite a zero di Donnarumma (Psg) e Calhanoglu (Inter). 

Juventus

L’addio di Cristiano Ronaldo è sicuramente l’evento più rilevante del mercato bianconero. Per colmare il vuoto in attacco lasciato dal portoghese, allo United per 15 milioni di euro più 8 di bonus, i bianconeri hanno riportato a Torino Moise Kean, mentre nelle settimane precedenti è arrivata la stellina 2002 brasiliana Kaio Jorge. Altro giovanissimo (anche lui 2002) è Ihattaren, acquistato dal Psv e girato in prestito alla Samp. A centrocampo è arrivato Locatelli, prima scelta di Allegri per il reparto. Tra le cessioni, la più rilevante è quella di Demiral all’Atalanta. Sicuramente questo per la Juve è stato un mercato diverso rispetto al passato, con i bianconeri che hanno puntato sui giovani – oltre a quelli già presenti in rosa, da Kulusevski a Chiesa – per provare a dare il via a un nuovo corso.

Inter

Riuscire a dare respiro ai conti e rimanere allo stesso tempo competitivi. Obiettivo raggiunto? Il giudizio come sempre arriverà dal campo, anche se le prime due giornate di campionato hanno dato segnali più che confortanti. L’Inter, per ragioni di bilancio, ha prima sacrificato Hakimi (al Psg per 60 milioni più 11 di bonus), sostituito dall’olandese Dumfries, e ha poi ceduto Romelu Lukaku al Chelsea per 115 milioni di euro cash. Per sostituire il belga è arrivato l’esperto Dzeko e poi – giocatore fortemente voluto da Inzaghi – Joaquin Correa per 31 milioni di euro dalla Lazio. Attenzione poi alla voglia di riscatto di Calhanoglu, arrivato a parametro zero dal Milan.  

Lazio

Giocatori funzionali al progetto Sarri: è stato questo il leitmotiv del mercato biancoceleste che nelle ultime ore disponibili ha piazzato il colpo Zaccagni dal Verona. Prima sono arrivati il centrocampista Basic dal Bordeaux, l’esperto Hysai in difesa e la giovanissima promessa Luka Romero (16 anni). Capitolo a parte meritano gli arrivi di Felipe Anderson e Pedro: per il primo si tratta di un ritorno, il secondo invece intriga e non poco dopo l’annata alla Roma (Sarri lo ha avuto anche al Chelsea). Kostic poteva essere la ciliegina sulla torta, ma la trattativa con l’Eintracht non è decollata. L’addio di Correa rappresenta una perdita importante.

Roma

Tanti movimenti, tra entrate e uscite a volte anche inaspettate. Come nel caso di Dzeko, passato all’Inter, sostituito dal vero grande colpo del mercato giallorosso: Tammy Abraham, acquistato dal Chelsea. Alla corte di Mourinho è sbarcato anche Shomurodov dal Genoa, mentre per sostituire l’infortunato Spinazzola è arrivato Matías Viña. Volto nuovo anche in porta, dove c’è l’esperto portoghese Rui Patricio. Ceduti molti dei giocatori che non rientravano nel progetto, sfumato Xhaka – trattato a lungo a inizio mercato – a centrocampo non è arrivato nessun altro rinforzo. 

Napoli

Pochissimi movimenti, giusto qualche ritocco: il jolly difensivo Juan Jesus, arrivato da svincolato, e il centrocampista André Zambo Anguissa, approdato in prestito con diritto di riscatto dal Fulham. Nessun nuovo terzino sinistro, ma Spalletti ha ottenuto quello che si attendeva a inizio mercato: mantenere praticamente intatta la rosa della scorsa stagione e così è stato eccezion fatta per Bakayoko e Maksimovic. Bloccata la cessione di Ounas, rientrato dal prestito al Crotone. È rimasto in rosa anche Petagna che è stato a un passo dal vestire la maglia della Samp. 

Atalanta

Acquisti mirati per rinforzare la rosa che anche in questa stagione giocherà in Champions League. Via Romero destinazione Tottenham, dentro Demiral dalla Juve; oltre al giovane Lovato e a Pezzella dal Parma. In porta è arrivato Musso dall’Udinese, sugli esterni è tornato Zappacosta, acquistato a titolo definitivo dal Chelsea. Investimento importante a centrocampo, dove dall’AZ è arrivato Teun Koopmeiners. Il vero colpo però è stato trattenere Zapata, che l’Inter avrebbe voluto come sostituto di Lukaku prima di virare su Dzeko.