Conto alla rovescia ormai quasi definitivamente terminato. Il 4 gennaio riapre il calciomercato con il suo carico di sogni, speranze e occasioni da non lasciarsi sfuggire: fino al 1° febbraio ci sarà la possibilità di rinforzare la rosa per tutti i club di Serie A, che hanno già chiari alcuni obiettivi da provare a centrare. Causa pandemia da Covid – che ha influito e non poco sui conti delle società, basti pensare ai mancati introiti da botteghino con gli stadi chiusi ai tifosi – sarà un mercato con meno soldi ma sicuramente più imprevedibile e ancora più affascinante. Ma quali sono state, nella storia della nostra Serie A, le 10 operazioni più onerose del mercato di riparazione? Scopriamole insieme…

KULUSEVSKI (JUVENTUS), gennaio 2020: costo operazione 35 milioni + 9 di bonus

Proprio a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, la Juve ha messo le mani sul talento svedese che tanto bene aveva fatto nella prima parte dello scorso campionato con la maglia del Parma, società dove era in prestito dall’Atalanta. Per piazzare il sorpasso decisivo all’Inter, i bianconeri hanno versato nelle casse del club bergamasco 35 milioni di euro più 9 di bonus. Kulusevski, che ha terminato il campionato 2019-2020 al Parma, si è trasferito a Torino all’inizio di questa stagione.

PAQUETÀ (MILAN), gennaio 2019: costo operazione 38.4 milioni

È stato (insieme a Piatek) il grande colpo del mercato invernale del Milan nel 2019. I rossoneri hanno speso una cifra decisamente importante per  acquistare dal Flamengo e mettere nel motore di Gattuso (all’epoca allenatore della squadra) il centrocampista brasiliano che però, dopo un buon inizio, con il passare dei mesi ha iniziato a scendere di rendimento fino a finire ai margini del club rossonero. Che, nell’estate 2020, lo ha venduto al Lione per 21 milioni di euro e una percentuale sull’eventuale futura rivendita.

PIATEK (MILAN), gennaio 2019: costo operazione 35 milioni

Gol a raffica col Genoa nella prima parte della Serie A 2018-2019 e occhi delle big puntati addosso: il Milan non ha esitato un attimo a versare 35 milioni di euro cash per portarlo a Milanello col compito di sostituire il partente Higuain. L’impatto del “pistolero” con il mondo rossonero è stato devastante, ma la magia è durata solo pochi mesi. Poi il cambio di allenatore, difficoltà inattese e la cessione all’Hertha Berlino nel gennaio 2020.

SEEDORF (INTER), gennaio 2000: costo operazione 24 milioni

Massimo Moratti ha sempre avuto un debole per i giocatori di talento come Clarence Seedorf, che l’ex presidente nerazzurro acquistò dal Real Madrid per circa 24 milioni di euro a gennaio 2000. Ceduto al Milan nell’estate del 2002 in uno degli scambi che in quel periodo vedevano spesso protagonisti i due club, l’olandese (visti i successi con i rossoneri) è diventato col passare degli anni uno dei più grandi rimpianti del mondo Inter.

ADRIANO (INTER), gennaio 2004: costo operazione 23 milioni di euro

A proposito di rimpianti nerazzurri, cosa dire di Adriano? Una forza della natura l’attaccante brasiliano, che il Parma aveva acquistato in comproprietà proprio dall’Inter nell’estate del 2002. Le prestazioni dell’Imperatore non hanno però fatto tentennare nemmeno un secondo i nerazzurri, che a gennaio 2004 lo riscattarono a titolo definitivo per 23 milioni di euro. Nonostante un talento immenso, Adriano non riuscì mai a imporsi definitivamente nel nostro calcio.

AFFARI, FLOP E METEORE NELLA TOP 10

21 milioni di euro circa complessivi, tra parte cash e il cartellino di Dmitri Alenichev: furono queste le cifre che portano la Roma ad assicurarsi Hidetoshi Nakata, trequartista giapponese acquistato nel gennaio del 2000 dal Perugia. Decisamente più recente, gennaio 2020, l’affare da 20 milioni di euro (e 4 di eventuali bonus) che ha portato Stanislav Lobotka dal Celta Vigo al Napoli. Cifra simile, intorno ai 20 milioni di euro, quella versata – anche in questo caso a gennaio 2020 – dall’Inter al Tottenham per assicurarsi Christian Eriksen: l’impatto del danese col mondo nerazzurro è stato l’opposto rispetto alle aspettative, tanto che appena un anno dopo è tra i principali indiziati a lasciare l’Inter in questo mercato invernale. Protagonista del mercato invernale del 2013 fu invece Mario Balotelli, che il Milan riportò in Italia versando 20 milioni di euro al Manchester City. Nell’ultimo posto di questa speciale top ten troviamo una meteora della nostra Serie A, quel José Mari (oggi di professione culturista) che il Milan a gennaio 2000 pagò circa 19.5 milioni di euro dall’Atletico Madrid. Un affare, viste le prestazioni dell’attaccante spagnolo, decisamente da dimenticare.