Maldini e Massara lo hanno messo da tempo in cima alla lista dei desideri per rinforzare l’attacco di Pioli in vista della prossima stagione, una priorità sul mercato da non lasciarsi sfuggire. Charles De Ketelaere, trequartista belga classe 2001, è il “prescelto” dal Milan in questa sessione di trattative.

Nonostante la giovanissima età, 21 anni, il belga ha già diverse storie da raccontare: da una carriera che ha rischiato di naufragare a causa del tennis (e non solo) a un’investitura davvero importante. Le 5 cose da sapere su Charles De Ketelaere, il talento che il Milan sta provando in ogni modo a strappare al Bruges.

Tennista mancato

Se pensate che quello tra Charles De Ketelaere e il calcio sia stato amore a prima vista, beh vi sbagliate e non di poco. Il ragazzino dai capelli biondi e dal fisico snello era infatti una promessa della racchetta, per molti “il migliore della sua generazione in Belgio”. Volèe, smash e palle corte nei tornei di tennis in giro per l’Europa, mentre per i primi calci seri a un pallone c’è stato da aspettare fino a 12 anni. Fino a quattro anni più tardi, Charles si è diviso tra tennis e calcio, poi la decisione che gli ha svoltato la vita: “Nel tennis ci sei solo tu, se sbagli non puoi dare la colpa a nessuno. Odiavo chi chiamava la palla fuori quando invece non lo era, lanciavo le palline e smettevo di giocare”. Preferenza definitiva al calcio con risultati oggi sotto gli occhi di tutti…

Parola d’ordine: duttilità

Parola d’ordine: duttilità. Perché nonostante gli appena 21 anni, Charles De Ketelaere ha giocato in tutti i ruoli tranne che in porta. Difensore centrale nell’under 16 del Bruges (dove ha fatto tutta la trafila a livello giovanile fino a esordire e imporsi in Prima squadra), ala sinistra, centrocampista, attaccante centrale: qualità notevoli in tutti i reparti, ma il ruolo a lui più idoneo è quello di trequartista dietro una punta, il “falso 9” dei tempi moderni. Tecnica, dribbling, visione di gioco, tempi di inserimento, assist e gol. Tanti per uno che di professione (e per caratteristiche) non fa il centravanti puro: 25 in 120 partite, arricchiti da 20 assist. L’esplosione definitiva la scorsa annata, quando ha collezionato 18 gol e 10 assist in 49 partite giocate con il Bruges tra tutte le competizioni.

Un feeling da Champions

Il nome di Charles De Ketelaere era finito nel taccuino dei principali top club europei già da prima però. 20 ottobre 2020, in Champions League il Bruges supera lo Zenit in terra russa e il gol decisivo al 93’ lo realizza un biondino 19enne, che fa grandi cose in tutta la fase a gironi della competizione, match contro la Lazio inclusi. Un feeling con la Champions – dove ha esordito già nella stagione 2019/2020 – che De Ketelaere sembra avere nel dna, visto che il belga si “accende” particolarmente nelle notti europee, al di là del dei gol realizzati (2 in totale e tre assist). Un particolare molto apprezzato dalla parti di Milanello….

Viareggio, il Milan e un doppio intreccio

Al di là della somiglianza (fisica e in alcune movenze in campo) con Kakà, uno che ha scritto pagine indelebili della storia rossonera, Charles De Ketelaere sembra avere il Milan nel destino. Viareggio 2019, il talento classe 2001 – ormai titolare fisso nelle giovanili del club, dopo tanta panchina negli anni precedenti a causa del doppio impegno tra tennis e calcio – gioca una gran partita da titolare (ruolo all’epoca centrocampista centrale) ed elimina con il Bruges il Milan proprio agli ottavi della competizione. Ma non è tutto, perché gli intrecci con i colori rossoneri e l’Italia si susseguono: il primo gol realizzato da De Ketelaere con la nazionale maggiore belga arriva proprio contro gli azzurri in Nations League il 10 ottobre 2021, gara nella quale subentra al posto del milanista Alexis Saelemaekers, facendo gol a… Gigio Donnarumma.

L’incubo (superato) ginocchia e un paragone top

Per anni, da giovanissimo, De Ketelaere ha temuto che la sua carriera potesse interrompersi praticamente già prima di iniziare: colpa di dolori fortissimi alle ginocchia dovuti alla crescita, fastidi fortunatamente superati con il tempo. Un bene anche per il Belgio, che oggi se lo coccola anche in chiave futuro: in patria il paragone è di quello importantissimi, visto che secondo molti ricorda Kevin De Bruyne. E proprio il talento del City ha preso il giovane De Ketelaere sotto la sua ala protettiva in Nazionale. Piccoli grandi segnali che sanno tanto di investitura a cui si aggiungono numeri che dicono molto sulle sue qualità: il classe 2001 è l’unico giocatore nato a partire dal 2000 con già almeno 15 gol e 15 assist nel massimo campionato belga. Ora l’Italia alle porte, il Milan lo attende.