Era nelle previsioni di tutti e alla fine è stato proprio così: la pandemia da Covid-19, che ormai da un anno ha stravolto vita e abitudini dell’intera popolazione mondiale, ha influito in maniera decisamente importante anche in tema calciomercato. Entrate diminuite nettamente, in alcune voci (vedi incassi da botteghino) addirittura azzerate, conti sempre più tendenti al rosso e attenzione massima alle spese: i bilanci dei club, nessuno escluso in qualsiasi categoria, erano chiari e nessuno si aspettava spese folli. Previsione rispettata.

Crollo negli investimenti

Ed eccoli, allora, a calciomercato concluso i numeri di quella che è stata una sessione trasferimenti meno ricca, ma non per questo meno emozionante anzi per alcuni versi ancora più “fantasiosa” rispetto al consueto: come emerso dall’ultimo studio dell’Osservatorio calcistico del CIES, in Serie A a gennaio 2021 ci sono stati investimenti sul mercato pari a 73 milioni di euro, circa il 79% in meno rispetto alla campagna trasferimenti invernale del 2020 quando furono spesi 354 milioni.

Numeri, quelli relativi ai trasferimenti della nostra Serie A, che rispecchiano il trend degli altri principali campionati europei. In Premier League sono stati investiti 100 milioni rispetto ai 325 di un anno prima, in Bundesliga 60 milioni mentre un anno fa furono 262, in Ligue 1 33 milioni al cospetto dei 152 della campagna acquisti invernale 2020, in Liga ancora meno: 25 milioni rispetto ai 205 milioni di dodici mesi prima. Totale complessivo in riferimento ai top-5 campionai europei: 1.29 miliardi di investiti in trasferimenti nel gennaio 2020, 291 milioni invece quelli del 2021. Un calo complessivo di circa il 77%.

L’analisi del calciomercato in Serie A

Ma che mercato è stato quello che si è appena concluso in Italia? La sessione invernale 2021 ha visto andare in porto tante operazioni in prestito – molte con opzioni di riscatto legate al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi (qualificazioni alle coppe europee, salvezza, ecc. tutte condizioni in grado di garantire entrate certe ai club acquirenti) –, investimenti sui calciatori svincolati e qualche affare in prospettiva con protagonisti alcuni dei giovani più interessanti.

Zero esborso di denaro o quasi per le big, cartolina del momento economico attuale: il Milan primo in classifica e tra i club più attivi, ha portato a termine tre operazioni, due delle quali in prestito con diritto di riscatto (Meité dal Torino e Tomori dal Chelsea, valore dell’eventuale riscatto di quest’ultimo 28 milioni di euro circa) e una sul mercato degli svincolati, Mario Mandzukic. La Juventus – in una più ampia operazione con il Genoa dove si sono strasferiti Portanova e Petrelli – si è assicurata il giovane Nicolò Rovella per 18 milioni di euro (cifra che, come si legge nel comunicato ufficiale bianconero, può incrementarsi di ulteriori 20 milioni di euro al verificarsi di determinate condizioni nel corso degli anni). L’operazione principale del mercato della Lazio è stata l’acquisizione a costo zero di Musacchio, che il Milan ha liberato con sei mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto.

Giovani e scommesse

L’Atalanta – che ha salutato il Papu Gomez andato al Siviglia – invece ha investito circa 10 milioni di euro per l’esterno Maehle e ha portato in Italia il trequartista Kovalenko. Zero acquisti e zero cessioni (giovani esclusi) per l’Inter, mentre il Napoli ha pensato solo a piazzare gli esuberi, Llorente e Milik su tutti. La Roma ha riportato in Italia Stephan El Shaarawy, trasferimento reso possibile solo dopo lo svincolo del Faraone dai cinesi dello Shanghai Shenhua, e ha investito cifre importanti (7 milioni di euro) per il giovane terzino americano Reynolds. Una tendenza ai giovani molto evidente nelle operazioni condotte dal Parma, che ha portato in Italia tra gli altri il talentuoso 22enne Dennis Man e l’attaccante Joshua Zirkzee prelevato in prestito con diritto di riscatto a 15 milioni dal Bayern Monaco. Tante idee, pochi soldi, scommesse in chiave futura e fantasia: ingredienti principali della sessione di trasferimenti invernale 2021 che, almeno nel breve periodo, potrebbe diventare una consuetudine.