FenomenHaaland, consentiteci il gioco di parole, a nostro avviso mai così azzeccato. Perché sulle qualità dell’attaccante norvegese del Borussia Dortmund nessuno nutre più alcun dubbio ormai da tempo. Gol, gol e ancora gol. Potenza, velocità, dribbling e una carta d’identità che recita 21 luglio 2000 alla voce data di nascita.

Il prototipo dell’attaccante moderno, destinato a spartirsi la scena con gli altri giovani big – Mbappé e Vlahovic, giusto per citarne alcuni – per il prossimo decennio. Ma con quale maglia? Perché la prossima sarà l’estate del trasferimento di Haaland e dal Manchester City al Real Madrid sono tutti pronti a fare follie per lui. E pensare che il norvegese è stato a un passo dalla Juve

La clausola nel contratto

Nel calciomercato certezze non esistono, ma la clausola nel contratto con il Borussia Dortmund che lo libera dietro il pagamento di 75 milioni di euro e la volontà dello stesso Haaland – manifestata più volte – di cambiare aria già in estate, portano dritti a un’univoca conclusione: il giovane attaccante norvegese sarà uno dei grandi protagonisti della prossima sessione estiva di trattative.

L’affondo Manchester City

Pep Guardiola già lo immagina al centro del suo attacco nella prossima stagione, un “pensiero stupendo” che presto potrebbe trasformarsi in realtà. Perché il Manchester City si è mosso da tempo e ha ormai svelato tutte le proprie carte sul tavolo della trattativa: oltre a versare nelle casse del Borussia Dortmund i 75 milioni della clausola di risoluzione, i Citizens sono pronti a pagare altri 70 milioni di euro di commissioni. Per Haaland, invece, contratto quinquennale da 30 milioni di euro stagione. Ok, le cifre sono giuste (o quasi, visto che restano da limare comunque dettagli). Ora il City attende solo la risposta da parte dell’entourage del giocatore, ma la trattativa tra le parti è in stato molto avanzato.

Il retroscena Real Madrid

Se il Manchester City è il club nettamente in pole per assicurarsi Haaland, alla ricchissima corsa per il talento norvegese ha partecipato da protagonista anche il Real Madrid. Un affondo netto, deciso, senza badare a spese, in pieno stile Blancos; ma che in questa occasione si è scontrato con ben altro desiderio da parte di Haaland. Rewind necessario. Il Real – che ha già in tasca la promessa (sotto forma di stretta di mano, visto che nulla è stato ancora firmato) da parte di Mbappé di trasferirsi a parametro zero a Madrid a partire dal prossimo luglio – ha provato a prendere anche Haaland. E al Dortmund la proposta sul tavolo piaceva un sacco, tanto da dire subito sì: 120 milioni di euro anziché i 75 della clausola e la promessa di lasciarlo un altro anno in Bundesliga, per poi fargli indossare la camiseta blanca a partire dalla stagione 2023/2024. Haaland, però, ha in mente ben altro percorso: il norvegese ha deciso che la sua avventura al Dortmund è arrivata al capolinea e vuole trasferirsi in una big già dalla prossima estate, senza rimandare di un ulteriore anno. Un assist che il Manchester City non si sta lasciando sfuggire.

Il rimpianto della Juventus

Manchester City, Real Madrid e, a vario titolo e con tempistiche diverse anche gli altri top club europei, tutti pazzi per Haaland. La prima però ad aver intravisto le qualità del ragazzo è stata la Juventus. Un potenziale enorme, esattamente come il rimpianto bianconero per non aver concluso un affare che era davvero alle battute finali. Anno 2017, Federico Cherubini – all’epoca l’uomo dei giovani per il club bianconero – resta estasiato da alcuni video di quel ragazzino che ai tempi gioca nel Molde. La macchina Juve si mette in moto e Haaland viene prima invitato a visitare le strutture di Vinovo e poi ospitato allo Stadium per assistere, con tanto di cappellino bianconero in testa, dagli spalti alla sfida contro l’Inter. Era il 9 dicembre 2017. Haaland e la sua famiglia si convincono che l’occasione Juventus è quella giusta per crescere insieme, allenandosi con la Prima squadra e giocando inizialmente con l’U23. Unica cosa: chiedono di rimandare il trasferimento a giugno. In sei mesi però tutto cambia. La Juventus in quel preciso momento storico rivolge tutte le attenzioni, economiche e non solo, all’operazione Cristiano Ronaldo – che si concretizza nell’estate del 2018 – e decide di non dare il via libera a un esborso importante, circa 5 milioni complessivi più una percentuale sulla futura rivendita, per un ragazzo non ancora maggiorenne. Affare bloccato dal dipartimento finanziario del club per questioni di bilancio e storia che prende un’altra direzione, lontana dai colori bianconeri.