Un matrimonio che non s’ha da fare, almeno per ora. Perché le vie del calciomercato sono imprevedibili e infinite (specialmente quando il gong si avvicina), capaci di indirizzare affari in discesa o alzare muri quando ormai sembra tutto fatto o quasi. Un po’ come accaduto nello scambio tra Edin Dzeko e Alexis Sanchez al quale lavoravano Roma e Inter. Una “pazza” idea figlia delle necessità che si sono venute a creare nell’ultimo periodo: da una parte, in casa giallorossa, la volontà di trovare una sistemazione all’attaccante bosniaco, ormai ai margini del progetto dopo lo strappo netto con l’allenatore Fonseca; dall’altra il desiderio di Alexis Sanchez di tornare a sentirsi protagonista e al centro di un disegno tecnico-tattico, cosa che all’Inter non avviene visto che davanti, nelle gerarchie di Conte, ha Lautaro Martinez e Romelu Lukaku.

I conti non tornano

Eccola allora l’idea, uno scambio di cartellini per portare Dzeko da Conte e Sanchez nella Capitale: “Sediamoci, discutiamo, valutiamo”. Perché l’idea affascina eccome entrambi i club, ma ci sono i conti da far quadrare. Ostacolo insormontabile, almeno per ora, specialmente in questo preciso momento storico – gli effetti del Covid hanno avuto un peso specifico importante nei conti delle società – non solo di Inter e Roma ma di tutti i club italiani. Ma alla fine i conti non sono tornati e lo scambio ha subito una frenata brusca proprio per ragioni economiche, con la Roma che ha deciso di non proseguire a queste condizioni. Margini? Difficili senza un guizzo da uno (meglio se entrambi) dei due club. La Roma infatti dovrebbe trovare una soluzione per pagare un conguaglio da 3 milioni di euro (la differenza tra gli stipendi percepiti dai due giocatori) senza però andare a incidere sull’indice di liquidità del club che al momento è a -2.5, limite consentito. L’Inter, dal canto suo, non ha proposto nessuna modalità diversa per cercare di sbloccare un affare per ora fermo, ma che fino alle ore 20 di lunedì 1 febbraio chissà non possa sorprendentemente riaccendersi. Nel nome del calciomercato tutto è possibile.

Conte-Dzeko, amore…impossibile

Edin Dzeko e Antonio Conte, un amore…impossibile. Tra l’attaccante bosniaco e l’allenatore italiano il destino ha giocato e continua a giocare brutti scherzi. I due si piacciono, si stimano, sono entrambi affascinati dal lavorare insieme al punto tale che più volte in passato sono stati vicini ad abbracciarsi. Nulla da fare, sempre sul più bello. Gennaio 2018, Edin Dzeko è davvero vicinissimo ad andare al Chelsea allenato da Antonio Conte: manca poco, pochissimo. Sembra tutto fatto, ma l’affare sfuma perché Dzeko non se la sente di lasciare l’amata Capitale. Sei mesi dopo Conte torna in Italia, all’Inter. Tra le prime richieste alla sua nuova proprietà c’è proprio l’attaccante della Roma. Corteggiamento e offerta nerazzurra, ma alle fine Dzeko rinnova a cifre importantissime con i giallorossi. Adesso un nuovo capitolo, con un finale – per ora almeno – già noto a tutti. Conte compreso.

Le prossime mosse e il ruolo di Tiago Pinto

Vendere o rilanciare? Se la Roma non troverà una soluzione in queste ultime ore di mercato, cosa succederà con Edin Dzeko? L’enigma non è di facile soluzione, anche perché la frattura con Fonseca è di quelle importanti. Il bosniaco – completamente guarito dai fastidi fisici – è ormai ai margini del progetto giallorosso, scenario che scontenta tutti: ecco perché la macchina diplomatica guidata dal nuovo ds Tiago Pinto – uno che in passato ha già affrontato con successo una situazione simile al Benfica con Taarabt, oggi pedina importantissima del club portoghese – per cercare di ricucire lo strappo tra l’attaccante e Fonseca è già pronta a mettersi in moto a calciomercato concluso.

Allegri e la Roma: come stanno le cose

Storie di mercato, presente e chissà futuro. Perché proprio nelle ore in cui i dialoghi tra Roma e Inter per lo scambio Dzeko-Sanchez erano tra le più roventi per cercare di trovare un’intesa, il ds giallorosso Tiago Pinto entra – per discutere anche di altre trattative – nello stesso albergo milanese dove in quel momento era presente per vicende personali Max Allegri, allenatore che alla Roma piace. In questo caso però nulla di più che di una semplice casualità (tra i due non c’è stato nessun contatto, nemmeno un saluto). La Roma infatti ha confermato nei giorni scorsi la fiducia a Fonseca e quello di Allegri è un nome che sì intriga molto, ma solo nel caso in cui la situazione tra l’allenatore portoghese e l’ambiente Roma precipitasse sul piano dei risultati.