Tra meno di una settimana ripartiamo: si chiama mercato di riparazione, è la necessità forte di dare un’aggiustatina all’organico, un mese di tempo per farlo e con budget che non sempre (anzi) sono illimitati. La privilegiata, anche in questo caso, è l’Inter che non avrebbe grosse necessità e che andrà a caccia di eventuali occasioni. Fiorentina e Atalanta hanno già provveduto ad assicurarsi l’esterno che cercavano: i viola hanno preso Ikoné dal Lille, originariamente non era la prima scelta visto che Italiano spingeva per Berardi, ma dinanzi al muro del Sassuolo hanno fatto un’operazione importante; la Dea ha regalato a Gasperini l’esterno che voleva, il pieno di fantasia che mancava sulla corsia mancina. E anche in questi casi ci sono motivazioni chiarissime: il Sassuolo ha preferito cedere Boga, che aveva un contratto in scadenza nel 2023, per non avvicinarsi al prossimo giugno – con un solo anno di durata – con un cartellino troppo deprezzato. In sostanza, il Sassuolo ha incassato 22 milioni con l’aggiunta di 2 milioni di bonus, la prossima estate sarebbero stati non più di 15, ecco la scelta di non fare troppa resistenza. Una situazione che permetterà di tenere Berardi e magari di resistere ai prevedibili assalti che ci saranno per Scamacca.

L’Inter, dicevamo: se Vecino e Kolarov restassero alla corte di Simone Inzaghi, non ci sarebbe la necessità di tornare sul mercato, stiamo parlando di una rosa completa e intercambiabile in qualsiasi reparto. Se uno dei due partisse, allora sì che si andrebbe alla ricerca della famosa occasione, magari un esterno sinistro in grado di far rifiatare Perisic. Il nome che piace di più è quello di Lucas Digne, ex Roma attualmente all’Everton, nella speranza di poterla spuntare per un prestito con diritto di riscatto. Anche perché, nelle intenzione di Inzaghi, proprio Dimarco – fresco di rinnovo – andrebbe a fare il centrale difensivo, ecco spiegata la necessità di cercare uno specialista di fascia. L’Inter resterà alla finestra senza grandi assili e nel frattempo continuerà il giro per i rinnovi di contratto: prossimo passaggio Brozovic, le parti sono molto vicine e un altro incontro dovrebbe portare alla fumata bianca. Senza dimenticare Perisic, forse il miglior Perisic di sempre da quando indossa il nerazzurro, una pratica che avrà probabilmente bisogno di qualche settimana in più.

I problemi sono di tutte le altre, di chi spera ancora nello scudetto e che non può assolutamente bucare la partecipazione alla prossima Champions. Il Milan sarebbe perfetto se prendesse un difensore centrale e un attaccante giovane per il futuro. In difesa il preferito è Botman del Lille ma costa una trentina di milioni e c’è grande concorrenza: ci vorrà un investimento importante e non sarà semplice. Il Napoli ha perso Manolas che ha deciso di andare all’Olympiacos senza aspettare i giorni delle vacanze natalizie come avrebbe voluto il club. Attila Szalai è il nome che metterebbe d’accordo tutti, ma il Fenerbahce chiede non meno di 20 milioni, sulle sue tracce c’è anche il Chelsea e almeno per ora De Laurentiis non ha preventivato un budget così importante. Anzi, la tendenza sarebbe quella di fare un’operazione alla Anguissa, in prestito con diritto di riscatto. La Juve merita un discorso a parte: le ultime partite hanno dato sollievo a Max Allegri, la frenata delle altre ha alimentato non poco le speranze di poter agganciare presto la zona Champions. La Juve ha vinto senza convincere e ha bisogno come l’aria di un paio di pedine: un centrocampista di qualità e fisicità (piace moltissimo Gravenberch dell’Ajax, ma prevedibilmente è un discorso per la prossima estate) e un attaccante alla Icardi, considerata l’impossibilità di prendere Vlahovic o di fare un tentativo per Scamacca che il Sassuolo a gennaio non cede (fino a prova contraria che almeno oggi non c’è).

Prendere tanto per prendere non avrebbe senso, nel frattempo alla Juve sono stati proposti i vari Aubameyang (già dallo scorso agosto) e Martial (nel mirino del Siviglia) che hanno ingaggi ricchissimi. L’Atalanta è a posto con Boga, cederà in prestito Miranchuk e Lovato (destinato al Cagliari), farà riflessioni su Piccoli (il Genoa spinge). La Fiorentina si sente competitiva con Ikoné. La Roma lavorerà per dare due pedine a Mourinho, un centrocampista e un esterno di fascia individuato in Maitland-Niles in uscita dall’Arsenal. La Lazio presto annuncerà il rinnovo di Sarri fino al 2025 e ha bisogno di inserire un paio di pedine per rinviare all’estate il grosso delle operazioni. Servirebbe un difensore centrale, al limite un terzino per sacrificare Lazzari, magari un attaccante che dia maggiori certezze del deludente Muriqi e che non costringa Sarri – in assenza di Immobile – a giocare con il finto centravanti.

La vera rivoluzione va prevista nelle sabbie mobili della classifica, aspettando notizie definitive sul futuro della Salernitana. La Sampdoria si è rialzata con gli ultimi risultati e con un grande Gabbiadini, c’è bisogno di qualche aggiustamento che può essere anche Aebischer dello Young Boys, un centrocampista che era stato seguito e sfiorato già la scorsa estate. La vittoria dello Spezia a Napoli ha inguaiato Genoa e Cagliari, ma proprio lo Spezia sta peggio di tutti: non potrà fare mercato a gennaio per un blocco che risale alla scorsa estate e lo stesso Thiago Motta sembra un predestinato all’esonero malgrado l’ultima impresa. Per il momento l’allenatore resiste, ma è una situazione delicata. Genoa e Cagliari cambieranno parecchie cose: Shevchenko avrebbe bisogno in ogni reparto, ma cerca soprattutto esterni (Younes viene considerato una priorità, piacciono molto Miranchuk e Castillejo) che sappiano saltare l’uomo, creare superiorità e magari segnare qualche gol. Mazzarri ripartirà dalle difesa: gli servono tre centrali per gli addii scontati di Caceres e Godin, sono stati prenotati Goldaniga (proprietà Sassuolo) e Lovato (in prestito dall’Atalanta), è stato fatto un tentativo per Patric (in scadenza con la Lazio), ma il sogno è Izzo in uscita dal Torino.

Al Cagliari servono anche un centrocampista (dopo l’infortunio di Strootman e aspettando di capire cosa ne sarà di Nandez) e un attaccante, visto che Keita è in bilico, andrà in Coppa d’Africa e non è mai stato una prima punta. Giulini aveva voluto cedere Simeone senza assicurarsi un sostituto, errore grave grave. Per la fascia sinistra avanza Calafiori in prestito dalla Roma. Una cosa sia chiara: Genoa e Cagliari non possono sbagliare mezza mossa per non affondare definitivamente all’interno di una stagione già compromessa.