8 maggio 2011. Una domenica bollente in due piazze calde, anche se geograficamente lontane. Lecce e Sampdoria, infatti, si contendono la salvezza e quel giorno affrontano rispettivamente Napoli e Genoa.

Al Via Del Mare gli uomini di De Canio sfidano gli azzurri di Mazzarri. La formazione partenopea non ha particolari obblighi di classifica, ma gioca la sua onesta partita per provare a migliorare il proprio piazzamento. I salentini passano in vantaggio grazie ad un rigore di Corvia, vengono raggiunti dalla rete di Mascara, ma alla fine riescono a spuntarla con un super gol di Chevanton. L’uruguaiano calcia dal limite dell’area di rigore, dopo essere stato servito da un tacco di Di Michele, e colpisce la traversa. Per un attimo Valeri, arbitro dell’incontro, decide di non assegnare il gol. Il guardalinee, però, si assume la responsabilità e convalida la rete, confermando che il pallone, dopo aver toccato il legno, ha superato la linea di porta.

Il Lecce vince il suo match e, a Genova, i tifosi del Grifone iniziano ad intonare un coro che rimarrà nella storia di una delle stracittadine più importanti d’Italia: “Din Don, Din Don, intervengo qui da Lecce ha segnato Chevanton”. Il livello di tensione è alle stelle. Il derby di Genova, come al solito, regala emozioni e cartellini. La formazione di casa passa in vantaggio con un gol di Floro Flores. Nel secondo tempo, al contrario, la Samp spinge e trova il pareggio con Pozzi, che prova a dare coraggio ai suoi ed incita il pubblico amico. Dopo una seconda frazione giocata con i nervi più che con la testa arriva puntuale, però, la doccia gelata per i tifosi blucerchiati.

È il minuto 92, le squadre sono lunghe e stanche, ma Milanetto ha ancora la forza per servire Boselli, attaccante entrato da qualche minuto in campo. L’argentino si gira,  elude la marcatura del difensore, guarda la porta e trova l’angolino, facendo esplodere la Gradinata Nord e mandando, di fatto, la Sampdoria in cadetteria.

A quel punto i supporter rossoblù iniziano ad intonare un altro coro, ancora una volta di scherno contro i rivali di sempre. “Boselli non lo sapeva..” riecheggia forte tra la mura di Marassi, mentre i giocatori della Sampdoria escono tra le lacrime dal terreno di gioco. La curva genoana, infatti, è convinta di ciò che urla forte: i propri beniamini non avrebbero infierito sulla rivale di sempre, ma il centravanti appena entrato ha deciso diversamente, segnando una delle reti più importanti della storia del Genoa.

Ogni 8 maggio i tifosi del Lecce e quelli del Genoa ricordano il 2011. Il giorno dell’anno in cui due attaccanti sudamericani, nonostante giocassero a 1000 km di distanza l’uno dall’altro, spedirono insieme la Sampdoria in Serie B.