Spesso la lotta per la conquista di un titolo in Italia viene decisa nei mesi a cavallo tra la stagione invernale e quella primaverile: per intenderci tra febbraio e marzo. Con la Champions League nella sua fase più calda e un calendario fitto di grandi incontri, le grandi squadre sono attese da molte insidie. Il ritmo scudetto è alto ma non altissimo e questo, probabilmente, a causa del peso degli attacchi nell’arco dell’intera stagione. Per questo motivo abbiamo deciso di capire più a fondo il rapporto dei top attaccanti con le grandi partite e abbiamo selezionato le coppie di riferimento delle prime quattro squadre. P.s. sì, nella Juventus abbiamo scelto anche di osservare il rendimento di Vlahović.

Lautaro Martínez (Inter) – 14 gol in campionato

Si parte subito con l’uomo della settimana. Il toro è uscito dal match con la Salernitana non solo con 10 kg in meno rispetto all’ingresso allo stadio (frutto delle pressioni degli ultimi mesi), ma soprattutto ritrovando la gioia e la cattiveria che lo hanno fin da subito contraddistinto nel nostro campionato. Il suo rendimento in campionato potrebbe portare a mille discussioni, perché da un lato 14 gol dopo 28 giornate sono un bottino da signor giocatore, dall’altro lato, però, viene da pensare: “poteva farne tanti di più se non si fosse spento, così, da un momento all’altro”. Attenzione, stiamo parlando di un grandissimo giocatore, sicuramente un top-player del futuro, ma oggi il numero di gol contro le grandi squadre non rende giustizia. Lautaro contro le prime 8 del nostro campionato ha totalizzato 2 reti (Atalanta e Napoli) e ben 12 contro le restanti squadre. Forse, da uno con la sua “garra” ci si aspetta sempre qualcosa di più.

Edin Džeko (Inter) – 12 gol in campionato

Romelu Lukaku lascia inaspettatamente i colori nerazzurri per accasarsi al Chelsea. Inzaghi appena scopre questa notizia chiama a rapporto la dirigenza e pretende categoricamente un solo giocatore, il cigno di Sarajevo, Edin Džeko. Ecco, magari in futuro si farà anche un cortometraggio su questa scena, ma oggi se l’Inter è in piena corsa verso la seconda stella lo si deve alle reti di Džeko. Oltre ai gol importanti contro Venezia e Sassuolo, il bosniaco in questa speciale classifica è in cima per reti segnate contro le big: ben 5 reti, tutte contro squadre diverse (Fiorentina, Atalanta, Juventus, Roma, Napoli). Chiaramente non stiamo parlando dei quasi 100kg di forza bruta di Lukaku, però, la delicatezza del ragazzone ex Roma e Manchester City sta dando quell’esperienza necessaria per gestire le difficoltà nelle grandi partite dei suoi colleghi del gol.

Victor Osimhen (Napoli) – 7 in campionato

Non stiamo parlando del giocatore più fortunato del nostro campionato: su questo ci sarà quasi un’unanimità. Se parliamo di puri dati matematici in rapporto con il calcio, tra tutti gli attaccanti di questa lista, il nigeriano è l’unico che sotto la voce “gol contro le big” può leggere un marcatissimo “zero”. L’infortunio facciale rimediato contro l’Inter a San Siro gli è costato anche 4 big-match decisivi per lui e il suo Napoli; eppure, nonostante l’impressione sia quella di un giocatore prossimo ad una definitiva esplosione, sembra che ci sia qualcosa che freni questo inevitabile salto di qualità. L’investimento più oneroso della storia del Napoli non è di certo un flop, anzi, le sue 7 reti contro le ultime 12 sono comunque prova di una presenza nel quadro generale dei partenopei. Manca la lucidità nelle grandi partite e, forse, ci vorrebbe un pizzico di generosità in meno.

Lorenzo Insigne (Napoli) – 7 gol in campionato

Ormai è cosa risaputa che Il figlio di Napoli lascerà il suo amato club a fine anno per trasferirsi in Canada (Toronto). La stagione, travagliata anche per le voci di mercato, non è delle migliori. Nel complesso, 2 reti contro Inter e Lazio e 5 rigori segnati contro le ultime 12 squadre. Per un addio magico ci vuole la vittoria del campionato, che dopo la sconfitta in casa contro il Milan diventa più difficile ma non impossibile.

Zlatan Ibrahimović (Milan) – 8 gol in campionato

Difficile spendere parole negative su Ibrahimović, perché, vero, non è quel giocatore che una volta dominava i campi di tutta Europa, e soprattutto, è spesso e volentieri acciaccato, però a 40 anni chi può vantare di segnare una rete decisiva all’Olimpico e di segnare 8 gol in Serie A con il Milan? Nessuno, solo lui. Lo svedese ha contribuito a 8 reti rossonere in stagione, divise per metà contro le big e metà contro le ultime 12 squadre. In pieno stile rossonero di quest’anno: da una parte “l’ammazza grandi”, dall’altra coloro che perdono colpi contro le piccole.

Olivier Giroud (Milan) – 8 gol in campionato

2° nella classifica dei marcatori della nazionale francese, a 5 reti dal primato di Titì Henry, quasi 300 reti in carriera, ma nonostante tutto resta un giocatore poco chiacchierato dalla stampa e dai tifosi. Eppure, se quest’anno il Milan dovesse riportare lo scudetto a Milanello, una gran parte del merito sarà anche del francese. Proprio nel momento più decisivo della stagione segna le reti più significative nei match più importanti: doppietta nel derby e gol vittoria contro il Napoli. Identico a Ibra il ruolino di marcia tra big e ultime 12: 4 e 4. Potrà essere lui il vero uomo scudetto? Per ora ci sono tutte le carte in tavola per esserlo.

Dušan Vlahović (Juventus) – 20 gol in campionato/ 17 con la Fiorentina

L’uomo più gettonato dell’inverno 2022 nell’affare più incredibile degli ultimi anni del calciomercato invernale: Dušan Vlahović è di certo un giocatore che entra in quella fascia ristrettissima di stelle del panorama mondiale. 70 milioni più bonus già oggi sembrano un affare per la Juventus, ma se consideriamo tutto il rendimento stagionale, quindi anche i gol con la Fiorentina, vediamo dati molto interessanti. Il serbo ha segnato 16 dei suoi 20 gol contro squadre che vanno dal 9° posto in giù: primo per distacco in questa speciale classifica. Ma se vogliamo vederci meglio i restanti 4 gol arrivano in due doppiette contro Milan e Atalanta. Insomma, quando si scatena non vede in faccia nessuno e, forse, la cosa preoccupante per gli avversari è che a soli 22 anni ha ancora tutti quei margini di crescita che gli permetteranno di incidere in futuro in tutte le grandi partite. Chissà come sarebbe ora la classifica se lui fosse arrivato a Torino la scorsa estate.

Paulo Dybala (Juventus) – 7 gol in campionato

L’oggetto misterioso del nostro campionato quest’anno è la Joya Dybala. Un grande peccato perché, a prescindere dal tifo, l’argentino è uno di quei giocatori capaci di scaldare il cuore di un appassionato con un tocco di suola, una trivela, un gol a giro su punizione e chi più ne ha più ne metta. Il suo “grande” tallone d’Achille sono indubbiamente gli infortuni: già 5 in questa stagione, tra acciacchi e guai muscolari. Un’assenza decisiva anche nella corsa scudetto di questa Juventus versione Allegri 2.0 che, senza il suo leader tecnico, ha dovuto cambiare programma e passare alla cyber-potenza di quel robot di Dušan Vlahović. In totale, l’argentino ha totalizzato 2 gol contro le big (Inter e Roma) e 5 contro le medio-piccole. Non abbastanza per un giocatore così dotato in campo. Incideranno le voci sul suo futuro? E se sì, dove andrà?