Il 28 dicembre del 1905 nasceva a Roma Fulvio Bernardini. L’ex calciatore giallorosso ha scritto, da allenatore, una delle pagine più belle nella storia del Bologna, guidando il club felsineo alla conquista dello scudetto nel 1964 contro la Grande Inter. In occasione dell’anniversario della sua nascita, andiamo allora a ricordarlo ripercorrendone le tappe della sua carriera, sia sul rettangolo verde sia in panchina e i principali successi maturati nel calcio.

I primi anni di carriera di Bernardini da calciatore

Nato a Roma, Bernardini cresce calcisticamente nelle giovanili della Lazio, che lo farà debuttare anche in prima squadra nel 1919. Il giovane calciatore si distingue fin da subito per la sua duttilità. È un vero e proprio jolly, che inizia la propria carriera da portiere, per poi vestire i panni dell’attaccante e del centrocampista, sia nel ruolo di mediano che in quello di mezzala. Alla Lazio giocherà fino al 1926 collezionando un totale di ben 102 presenze, con uno score di 73 gol, nonostante non abbia sempre giocato come attaccante.

Gli anni di Fulvio Bernardini alla Roma

Nel 1926, Bernardini si trasferisce a Milano per vestire i colori dell’Inter, con cui giocherà per due anni al termine dei quali si metterà al collo un bronzo olimpico con la Nazionale italiana ai Giochi di Amsterdam del 1928.

In quello stesso anno si concretizza il passaggio di Bernardini alla Roma, per un matrimonio sportivo che sarà il più longevo nella sua carriera da calciatore: un totale di 11 anni e 286 presenze. Il club giallorosso dedicherà a lui la sede, inaugurata nel 1979, che tutt’oggi ospita la squadra: il Centro Sportivo Fulvio Bernardini a Trigoria

Bernardini concluderà il suo percorso sul rettangolo verde con la Mater, squadra con sede a Roma, nella quale militerà dal 1939 al 1945, disputando 117 partite e realizzando 23 gol.

La nuova vita di Bernardini da allenatore

È da allenatore, però, che Bernardini ottiene i suoi massimi successi. In particolare, a Bologna, dove guida il club dal 1961 al 1965, strappando uno storico scudetto alla Grande Inter di Helenio Herrera, battuta 2-0 nel decisivo spareggio per il titolo disputato a Roma il 7 giugno del 1964. Si tratta del secondo tricolore dopo quello conquistato da allenatore della Fiorentina nel 1956 e stravinto con un margine di ben 12 punti sul Milan secondo.

A completare il palmarès di Bernardini da allenatore c’è la Coppa Italia vinta alla guida della squadra che lo aveva lanciato nel calcio dei grandi – la Lazio – vincitrice del titolo nazionale nella finale del 24 settembre del 1958, proprio contro la Fiorentina.

Bernardini si è spento il 13 gennaio del 1984, nella sua Roma, ma il suo ricordo resta vivido in tutti gli appassionati del nostro calcio, di cui lui rimane uno dei principali protagonisti.