Oggi, 26 gennaio, festeggia 63 anni Delio Rossi. L’allenatore nato a Rimini nel 1960, dopo una carriera di medio livello sul rettangolo verde, ha seguito la sua vera vocazione in panchina. Sono tantissime le piazze che ha girato, trovando la sua dimensione migliore a Roma, sponda Lazio, società con la quale ha messo in bacheca il suo primo e unico trofeo in carriera. In occasione del suo 63° compleanno, andiamo allora a celebrarlo ripercorrendo le tappe principali del suo percorso nel mondo del calcio e i numeri della sua carriera.

L’alba della carriera di Delio Rossi da allenatore

Dopo una carriera di medio livello da calciatore, iniziata nel 1978 al Forlimpopoli e conclusasi alla Fidelis Andria nel 1990, Delio Rossi intraprende il percorso da allenatore sulle orme del suo modello calcistico, Zdenek Zeman. Debutta sulla panchina del Torremaggiore, per poi allenare per due anni la primavera del Foggia, tra il 1991 e il 1993. Inizia, quindi, una girandola di panchine che lo porterà a Salerno, ancora a Foggia – questa volta sulla panchina della prima squadra – e a Pescara.

Dopo l’esperienza abruzzese, tornerà in Campania per sedere nuovamente sulla panchina granata. Delio Rossi con la Salernitana centrerà una storica promozione in Serie A, grazie al successo nel campionato cadetto nella stagione 1997-1998. L’anno seguente, peò, così come le esperienze successive a quella di Salerno, non saranno all’altezza di quella straordinaria cavalcata. Per tornare a gioire, quindi, Delio Rossi dovrà attendere l’approdo a Roma, sulla sponda biancoceleste del Tevere.

Delio Rossi alla Lazio e la vittoria della Coppa Italia

Quella alla Lazio è l’esperienza più longeva, in termini di anni consecutivi sulla stessa panchina, nella carriera da allenatore di Delio Rossi. Con la società biancoceleste, infatti, trascorrerà quattro anni coronati dalla vittoria della Coppa Italia nel 2009, in seguito alla finale conquistata ai calci di rigore contro la Sampdoria allenata da Walter Mazzarri. Questo successo segnerà anche la fine del matrimonio tra Delio Rossi e la Lazio. L’allenatore romagnolo volerà, quindi, a Palermo, dove sfiorerà il bis in Coppa Italia, sfumato per mano dell’Inter in finale nel 2011.

Delio Rossi-Ljajić: la controversa esperienza alla Fiorentina

Dopo i due burrascosi anni siciliani, caratterizzati da ripetuti tira e molla con il presidente Zamparini, Delio Rossi ricomincerà da Firenze, alla guida della Viola, dove prenderà il posto, nel novembre del 2011, dell’esonerato Siniša Mihajlović. Anche questa esperienza risulterà piuttosto controversa, soprattutto alla luce di un episodio, quello della lite con il suo giocatore Adam Ljajić. È il 2 maggio del 2012 e la Fiorentina sta disputando al Franchi la partita di campionato contro il Novara. Delio Rossi sostituisce Ljajić che non la prende bene e si lascia scappare qualche parola di troppo. L’allenatore reagisce aggredendo fisicamente il calciatore serbo. Questa azione gli costerà la panchina, visto che la società viola lo licenzierà immediatamente in seguito a questo episodio.

Il ritorno di Delio Rossi a Palermo e la sfortunata avventura ad Ascoli

Dopo Firenze, per Delio Rossi comincerà una nuova girandola di panchine, avara di soddisfazioni: prima Genova sponda Sampdoria, poi Bologna, quindi Sofia sulla panchina del Levski, il ritorno a Palermo e, infine, la breve e sfortunata avventura ad Ascoli.

In una carriera lunga 30 anni, fatta di alti e bassi come accade spesso in tutti i mestieri, la certezza di Delio Rossi è sempre stata la passione per il calcio, molto più che un semplice lavoro. Una passione che lo ha sostenuto anche nei momenti più difficili e che lo ha reso uno degli allenatori più longevi del nostro panorama calcistico.