Servirà gara-7 a Est per conoscere il nome della finalista NBA tra Miami Heat e Boston Celtics. Protagonista assoluto del match Jimmy Butler, che gioca la sua miglior partita della carriera ai playoff chiudendo con 47 punti, 9 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi, trascinando così Miami a gara-7 proprio come fece LeBron James, sempre a Boston, dieci anni fa.

Boston Celtics-Miami Heat 103-111 (Serie 3-3)

I Miami Heat sbancano il TD Garden portandosi sul 3-3 nella serie della finale di Conference a Est. Finisce 103-111 in favore degli ospiti il match di Boston, una gara letteralmente epica, con Miami che avrà ora la possibilità di giocarsi sul parquet amico l’accesso alla finalissima. L’uomo del match è sicuramente Butler, dicevamo, capace di mettere a segno 17 punti solo nel quarto parziale. Miami, sotto di 3 lunghezze a 5 minuti dalla sirena (97-94), trova così un parziale di 11-2 che sancisce una rimonta che rimarrà inevitabilmente nella storia di questo sport. Per Butler, lo score oltre i 47 punti narra di 16/29 dal campo, 4/8 dall’arco, 11/11 ai liberi e un fondamentale +8 di plus/minus. Per lui anche la seconda migliore prestazione di tutti i tempi per un giocatore degli Heat ai playoff (dopo un certo LeBron James con 49)

In una singola post season, Butler è riuscito, con la prestazione dii ieri sera, a mettere in fila quattro prestazioni con più di 40 punti. A lui il merito di aver sostanzialmente rivitalizzato un gruppo che sembrava ormai fuori dai giochi dopo aver perso le ultime due gare nella serie. Ovviamente, a supportarlo c’è stato un grande lavoro da parte del quintetto titolare, costretto a stringere i denti nonostante infortuni e acciacchi vari. PJ Tucker chiude con 11 punti in 25 minuti, mentre Kyle Lowry porta a casa un bottino di 18 punti e 10 assist, portando a bersaglio ben 4 triple. Bene anche Max Strus con 13 punti, mentre Bam Adebayo non è difensivamente in serata.

Ai Celtics non basta un ottimo Jayson Tatum, che chiude alla sirena con 30 punti, 9/12 al tiro, 4/7 dall’arco, 8/8 ai liberi, e con 9 rimbalzi, 4 assist e un paio di recuperi. Nel finale, quando il livello agonistico della contesa è salito, Tatum è parso troppo timido. A ciò si deve aggiungere il modesto contributo offensivo di Al Horford (3 punti e 1/8 dal campo per lui) e la serata no di Robert Williams (12 punti) e Marcus Smart (14), entrambi però costretti a scendere in campo nonostante si portassero dietro da qualche giorno degli infortuni. Per coach Udoka c’è il rammarico di non aver approfittato di un ottimo Derrick White, che ha collezionato 22 punti con 7/14 dal campo in uscita dalla panchina, e di Jaylen Brown (20).

NBA: gara 7 Miami Heat-Boston Celtics

Ora, dicevamo, sarà gara-7 a decretare chi da Est raggiungerà le Finals: appuntamento nella notte tra domenica 20 e lunedì 30 maggio con diretta TV su Sky e commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina.

Golden State Warriors già proiettati verso la finalissima

Nella notte tra giovedì e venerdì, intanto, Golden State ha conquistato l’accesso alle finali da Ovest battendo in gara 5 i Dallas Mavericks per 120-110 e chiudendo così la serie sul 4-1. Si tratta delle seste finali NBA in 8 anni per i Warriors, le prime dal 2019. Decisivo per i finalisti Klay Thompson, che ha chiuso la sua prestazione con 32 punti e 8 triple, capeggiando un quintetto finito tutto in doppia cifra. Steph Curry, invece, vince il primo premio di MVP delle finali di Conference a Ovest. Saluta Luka Doncic, che si è reso protagonista del peggior primo tempo della sua carriera ai playoff, chiudendo con 28 punti. Non bastano a Dallas nemmeno i 26 punti di Dinwiddie.

Le Finals, al meglio delle 7 partite, prenderanno il via nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno, ragion per cui prima dell’appuntamento del Chase Center, Golden State avrà una settimana di riposo per prepararsi al meglio. Inoltre, coach Steve Kerr e i suoi avranno dalla loro parte il fattore campo: le prime due sfide si giocheranno in casa dei Warriors, che avrà il vantaggio di giocare sul parquet amico anche gara 5 e 7.