Golden State vince gara-5 e si porta sul 3-2 nelle NBA Finals contro i Boston Celtics. Prima doppia sconfitta consecutiva in questa post-season per la squadra allenata da coach Ime Udoka, cui non basta la grande prestazione di Tatum per reggere l’urto: dopo un terzo quarto sul pezzo, gli ospiti crollano nell’ultimo parziale e ora voltano pagina nella speranza di tenere aperta la serie in gara-6, che giocheranno sul parquet amico.

Golden State Warriors-Boston Celtics, Gara-5 104-94 (Serie 3-2)

Nonostante uno Steph Curry (protagonista assoluto di gara-4) non proprio al meglio e ben marcato, i Warriors vincono una gara difficile quanto importante. Probabilmente è stata la gara più importante della serie e dell’intera stagione per la compagine di San Francisco, che porta la contesa dalla propria parte nell’ultimo parziale soprattutto grazie agli scatenati Klay Thompson e Andrew Wiggins, MVP del match.

I Boston Celtics partono subito male, con 0/12 dall’arco in apertura che rappresenta la peggiore striscia in avvio di una singola gara nella storia delle Nba Finals. Nonostante ciò, Steve Kerr e i suoi non ne approfittano sin da subito, dovendo attendere la seconda parte del match per poter cambiare l’inerzia di una sfida nella quale Boston ha avuto comunque un sussulto di grande orgoglio (e qualità) con 8 triple di fila.

Sugli scudi per la franchigia di San Francisco Andrew Wiggins, che sembra abbia tolto il tappo dopo gara-4: sono ben 16 i punti solo nel primo tempo per l’ex T-Wolves, che chiuderà a quota 26 con 12/23 al tiro, mettendo insieme 13 rimbalzi e un paio di assist. Suoi i canestri che nel finale risultano decisivi per la conquista del 3-2, un successo che porta Golden State ad un passo dal titolo NBA.

Dopo un avvio incerto, sale in cattedra anche Klay Thompson, che trova triple pesantissime in un match che per lui si chiuderà alla sirena con 21 punti e 5/11 dalla lunga distanza. Una bella rivincita per lui, dopo tre anni dall’infortunio rimediato in gara-6 contro Toronto, che gli è costato uno stop di circa 900 giorni.

Curry, invece, è stato costretto ad una prestazione sotto tono, soprattutto a causa di una marcatura molto stretta nei suoi confronti da parte dei Celtics. Alla fine, il suo bottino sarà di 16 punti e 8 assist, e per la prima volta in carriera chiude una partita dei playoff senza nemmeno un canestro dalla lunga distanza, interrompendo così una striscia di ben 132 partite nella post season. Nonostante ciò, comunque, per Golden State arriva una vittoria e per Steph una doppia cifra.

Buono l’impatto dalla panchina di Gary Payton II, che chiude con 15 punti, 6/8 dall’arco, 5 rimbalzi e tante giocate di qualità che risulteranno decisive alla sirena. Importante anche l’apporto di Jordan Poole (14 punti con 3/6 dall’arco), autore della tripla che sul finire del terzo parziale porterà il match dalla parte del team di San Francisco.

Per Boston, la magra consolazione di aver tenuto la partita in equilibrio per 40 minuti, principalmente grazie a Jayson Tatum, che esce dal campo con un bottino di 27 punti (10/20 al tiro, 5/9 dall’arco, 10 rimbalzi e 4 assist). Peccato, però, che il numero 0 dei Celtics crolli ancora una volta nel finale, nel momento decisivo della gara con 5/21 al tiro. Con le 4 palle perse della notte, inoltre, il totale fa 95, ovvero il record all time di palle perse in una singola post-season.

Non basta a Ime Udoka la buona prestazione di Marcus Smart, che chiude con 20 punti e 7/15 dal campo, ma anche lui con alcune leggerezze pesanti nel finale. Jaylen Brown (18 punti, 5/18 al tiro) non è incisivo come al solito, così come Al Horford, mentre Robert Williams III si rende più utile di quanto dicano i suoi numeri (10 punti e 8 rimbalzi in 30 minuti sul parquet).

Ora, nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 ci sarà il primo match point per i Golden State Warriors. Appuntamento alle 3:00 italiane al TD Garden di Boston con diretta TV su Sky Sport Uno e Sky Sport Nba con il commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina. Con le due sconfitte di fila rimediate per la prima volta in questi playoff, i Celtics sembrano aver consegnato l’inerzia di queste Finals a favore dei Warriors, che avranno la possibilità, eventualmente, di giocarsi l’ultima gara nel proprio fortino. Il punteggio è di 3-2 nella serie, ma se si considerano anche le due gare della regular season, nelle 7 sfide fin qui disputate in stagione Golden State è in vantaggio per 4-3 sui rivali per il titolo.

Nba Finals 2022: il calendario dei prossimi match

GARA-6 Venerdì 17 giugno

Ore 03:00 – Boston Celtics-Golden State Warriors

EVENTUALE GARA-7 Lunedì 20 giugno

Ore 02:00 – Golden State Warriors-Boston Celtics