Di Redazione William Hill News
6 Giugno 2022
Golden State pareggia i conti nella serie delle NBA Finals battendo in casa Boston per 107-88. La gara è sostanzialmente durata tre quarti, dato che l’ultima frazione è stata controllata agevolmente da parte dei padroni di casa, che hanno così reagito alla grande dopo aver ceduto il fattore campo in gara-1. Ora la sfida si sposta a Boston, presso il TD Garden, per i prossimi due episodi, che si preannunciano accesi sia in termini di tifo sia agonistici. Gara-3 si disputerà nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 giugno alle ore 3:00 italiane con diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA (commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina).
Golden State Warriors-Boston Celtics 107-88 (Serie 1-1)
Dopo aver perso gara-1 al Chase Center di San Francisco, i Golden State Warriors riequilibrano la serie per il titolo contro i Boston Celtics vincendo gara-2 sullo stesso parquet. La svolta della gara avviene sostanzialmente nella ripresa, con i padroni di casa che mettono il punto esclamativo sul match nel terzo quarto, controllando poi il risultato nell’ultimo parziale.
Nella terza frazione, dicevamo, i Warriors mettono a referto un netto 35-14, approfittando del pessimo score (4/17) al tiro di Boston, dei 14 punti di Steph Curry e dell’ottimo finale di quarto da parte di Jordan Poole, che sulla sirena realizza la tripla che vale il massimo vantaggio di +23. È il canestro che sostanzialmente, come si dice in gergo, taglia le gambe ai Celtics.
Al suono della sirena, il miglior marcatore per Golden State risulta essere Steph Curry, che chiude con un bottino di 29 punti (9/21 al tiro e 5/12 dall’arco in soli tre quarti). Il numero 30 dei Warriors mette così insieme 14 partite delle Finals con oltre 5 canestri dalla lunga distanza a bersaglio, il migliore di tutti i tempi. Non riesce ad eguagliarlo Klay Thompson, che si ferma a 5 realizzando in totale 11 punti in una notte in cui sbaglia tanto al tiro (4/19 dal campo, 1/8 dall’arco).
Letteralmente rinato Jordan Poole, che chiude la sua prestazione con 17 punti totali e uno score di 5/9 dall’arco. Dopo una prima parte di gara senza sussulti, il numero 3 dei Warriors si desta sostanzialmente dopo l’intervallo, dando una grossa mano ad un gruppo che ha dovuto fare a meno dell’indisponibile Andre Iguodala, ma che ha trovato in Nemanja Bjelica una riserva in grado di compensare con buone giocate e ottimi numeri i pochi minuti concessigli.
Per Boston rimane il rammarico di essere partiti meglio, con un primo quarto nel quale gli ospiti hanno sfiorato anche la doppia cifra di vantaggio, salvo poi collezionare ben sei palle perse che hanno dato il via alla rinascita di Golden State e il sorpasso nel punteggio garantito dal canestro di Curry sul finire della frazione. Da quel momento in poi, ci sono stati 15 minuti di equilibrio tra i due team, prima della discesa agli inferi di Boston, soprattutto a causa di un attacco poco produttivo nonostante i 120 punti di gara-1.
Per rendere meglio l’idea, Al Horford è passato dai 26 punti di gara-1 ai 2 di stanotte con 1/4 al tiro. Score analogo per Marcus Smart, ragion per cui non può di certo bastare l’ottima prova di Jayson Tatum, capace di mettere a referto 28 punti (8/19 al tiro, 6/9 dall’arco) più 6 rimbalzi e 3 assist. Nel finale, però, il numero 0 dei Celtics affonda assieme ai compagni, non riuscendo a trovare continuità e alzando sostanzialmente bandiera bianca.
Tra gli errori decisivi per la sconfitta dei Celtics si segnalano quelli difensivi di Jaylen Brown, soprattutto nel terzo quarto. Brown chiude comunque la sua prestazione con 17 punti su 17 tiri, unico in doppia cifra oltre a Tatum e insieme a Derrick White, che produce 12 punti entrando dalla panchina.
La gara è stata inoltre condita da una decisone arbitrale ritenuta controversa. Sul finire del primo tempo e sul punteggio di parità, Draymond Green (9 punti, 7 assist e 5 rimbalzi) si scontra con Jaylen Brown dopo essere già stato sanzionato in precedenza per fallo tecnico. Sembrano esserci gli estremi per l’espulsione, ma la squadra arbitrale decide di non optare per la sanzione più pesante. Una decisione che avrebbe letteralmente potuto cambiare la storia di questa gara-2.
Nba Finals 2022: il calendario dei prossimi match
GARA-3 Giovedì 9 giugno
Ore 03:00 – Boston Celtics-Golden State Warriors
GARA-4 Sabato 11 giugno
Ore 03:00 – Boston Celtics-Golden State Warriors
EVENTUALE GARA-5 Martedì 14 giugno
Ore 03:00 – Golden State Warriors-Boston Celtics
EVENTUALE GARA-6 Venerdì 17 giugno
Ore 03:00 – Boston Celtics-Golden State Warriors
EVENTUALE GARA-7 Lunedì 20 giugno
Ore 02:00 – Golden State Warriors-Boston Celtics