I Chicago Bulls sono una delle squadre più blasonate e vincenti nella storia del basket negli USA. La loro età dell’oro risale agli anni Novanta, durante i quali quella squadra formidabile, che aveva in Michael Jordan la sua massima espressione, fu capace di vincere ben sei titoli NBA. Andiamo allora a ripercorrere la storia dei Bulls, dalla fondazione ai più grandi successi passando per i principali protagonisti sul parquet.

L’approdo in NBA dei Chicago Bulls

I Chicago Bulls vengono fondati il 16 gennaio del 1966 e debuttano nel campionato NBA nella stagione 1966-1967 ottenendo, con la qualificazione ai playoff, il miglior risultato per una squadra appena arrivata nel massimo campionato di basket americano. Il logo dei Chicago Bulls è un toro rosso dallo sguardo corrucciato, realizzato nell’anno della fondazione da Dean Wessel, graphic designer americano. I colori ufficiali dei Bulls sono fedelmente riprodotti dall’emblema: oltre al rosso della testa, ci sono il nero (le ombrature del viso e le sopracciglia) e il bianco delle corna.

L’epopea di Michael Jordan ai Chicago Bulls

Per vedere Chicago vivere la sua età dell’oro nel basket bisogna attendere l’arrivo di Michael Jordan prima, a metà degli anni Ottanta e, successivamente, la costruzione di una squadra formidabile di cui Jordan è il diamante più splendente. A guidare questa macchina praticamente perfetta c’è coach Phil Jackson. Il primo titolo dei Chicago Bulls di Jordan arriverà all’alba degli anni Novanta, nel 1991 e sarà seguito da altri due successi consecutivi. Con l’annuncio del ritiro dal basket giocato da parte di Jordan nell’estate del 1993, il sipario sembra calare su quella che si è consacrata come la squadra più vincente nella storia della NBA dai tempi dei mitici Boston Celtics degli anni Sessanta.

I giocatori dei Chicago Bulls più forti nella storia della franchigia

Due anni più tardi, però, Jordan tornerà sul parquet per aggiungere un nuovo straordinario capitolo alla sua carriera e alla storia del basket a Chicago. Forti del ritorno del loro leader tecnico e carismatico, i Bulls vinceranno altri tre anelli consecutivi (1996, 1997, 1998) compiendo un’impresa senza precedenti, che naturalmente non può essere ridotta solo a Jordan, nonostante il suo straordinario talento e la formidabile abnegazione in partita e allenamento. Oltre a lui, infatti, i Chicago Bulls nella rosa della squadra possono vantare campioni assoluti come Scottie Pippen, Dennis Rodman e Toni Kukoč. A conferma della bontà del loro contributo c’è il fatto che tutti e tre, così come Jordan, hanno un posto nella Basketball Hall of Fame.

Una nuova era con Derrick Rose ai Chicago Bulls

Dopo altri tre titoli aggiunti in bacheca, il sipario sui Bulls di Jordan cala per davvero e, questa volta, definitivamente. Lo smantellamento di una delle squadre più forti nella storia della NBA è fisiologico e, per molti aspetti, inevitabile. Gli anni successivi, per la Chicago del basket, saranno difficili e decisamente più avari di soddisfazioni rispetto ai fasti degli anni Novanta.

Per rivedere i Bulls vestire nuovamente un ruolo da protagonisti nella Eastern Conference bisogna attendere l’approdo in squadra di Derrick Rose, giovane play nativo proprio di Chicago. Con lui non arriveranno titoli, ma i Bulls saranno nuovamente in grado di competere ad alti livelli dopo gli anni bui in cui era sprofondata la squadra alla fine dell’era Jordan.

Oggi, dopo quattro stagioni di assenza, Chicago è tornata ai playoff, ma la sua corsa si è interrotta subito, al primo turno, per mano dei Milwaukee Bucks. La speranza dei tifosi e degli appassionati di basket della “Città del vento” è di tornare presto ad occupare quel posto che, per blasone e successi, la storia ha riservato loro.