Si sono giocate nella notte 8 gare di NBA con i Nets protagonisti della decima vittoria consecutiva. Sconfitti sia Lakers sia Bucks, cui non basta il solito Antetokounmpo per evitare la quarta sconfitta di fila a Chicago. Vince Golden State, mentre Orlando perde a Detroit nonostante i 15 punti di Banchero. Maxi rissa con 3 espulsi in questo match.

NBA: i risultati della notte

Detroit Pistons – Orlando Magic 121-101

Washington Wizards – Phoenix Suns 127-102

Atlanta Hawks – Brooklyn Nets 107-108

Miami Heat – Los Angeles Lakers 112-98

Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 119-113 d.t.s

New Orleans Pelicans – Minnesota Timberwolves 119-118

Golden State Warriors – Utah Jazz 112-107

Sacramento Kings – Denver Nuggets 127-126

Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 119-113 Ot

I Milwaukee Bucks perdono anche contro i Chicago Bulls e continuano a perdere posizioni a Est, dove occupano al momento la terza piazza. I padroni di casa si confermano dunque la bestia nera delle big dell’Est rimontando una gara nella quale nell’ultimo periodo sono stati anche sotto di 15 punti. Protagonista assoluto del match è DeRozan, autore di 42 punti, di cui 10 pesantissimi nel supplementare (anche 10 rimbalzi e 5 assist nel suo score finale). A supportarlo Zach LaVine con i suoi 24 punti e Nikola Vucevic, che chiuderà la sua prestazione in doppia doppia. Non c’è pace, invece, per i Bucks, cui non basta il solito Giannis Antetokounmpo, autore di una prestazione da 45 punti (eguagliato il suo record stagionale), conditi da 22 rimbalzi e 7 assist. Il greco è stato però anche protagonista in negativo, perdendo 5 palle, di cui 2 nel momento decisivo del 4° parziale. A suo supporto non bastano la doppia doppia di Bobby Portis (20+11), mentre si rivelano troppo pesanti le assenze di Middleton e Holiday.

New Orleans Pelicans-Minnesota Timberwolves 119-118

Consolidano la prima piazza a Ovest i Pelicans, che ottengono il 4° successo di fila e infliggono la quarta confitta consecutiva ai Timberwolves. Agli ospiti non bastano i 27 punti a testa di Edwards (che sbaglia il tiro decisivo sulla sirena) e D’Angelo Russell. Per New Orleans importanti i contributi offerti da Williamson, C.J. McCollum e Trey Murphy, ma il trascinatore è senza dubbio Zion Williamson, che si rende protagonista della sua migliore prestazione da quando è in NBA: 43 punti nei quali sono inclusi tutti e 14 gli ultimi punti della sua squadra, decisivi ai fini della vittoria.

Detroit Pistons-Orlando Magic 121-101

I Pistons riescono finalmente ad interrompere la striscia negativa di 6 sconfitte domando gli Orlando Magic con uno scarto di ben 20 punti. Sulle prime pagine finisce inevitabilmente però la rissa che alla fine del primo tempo ha portato all’espulsione di Moritz Wagner, Killian Hayes e Hamidou Diallo. Il fattaccio avviene con Detroit già vicina al vantaggio di 20 lunghezze e da quel momento in poi non ci sarà partita. Il vantaggio dei padroni di casa rimarrà immutato fino alla fine grazie anche ai 60 punti arrivati dalla panchina con Alec Burks (32) e Saddiq Bey (28). La rissa è stata causata da un’ancata di Wagner nei confronti di Hayes proprio nei pressi della panchina dei Pistons. Il francese, una volta tornato in piedi, ha colpito il tedesco alla nuca avviando una royal rumble alla quale hanno partecipato poi altri elementi. Oltre ai tre espulsi, dunque, rischiano sanzioni anche altri, anche perché numerosi elementi della panchina dei Magic sono entrati nel rettangolo di gioco. Inutili, dunque, i 15 punti di Paolo Banchero, tornato più incisivo dopo i soli 4 punti messi a segno contro i Lakers, ma il miglior realizzatore per Orlando è proprio Wagner con 19 punti, seguito da Wendell Carter Jr. (16).

Miami Heat-Los Angeles Lakers 112-98

Per i Los Angeles Lakers arriva la ventunesima sconfitta nel torneo in casa dei Miami Heat. I gialloviola si presentano all’appuntamento ancora senza Davis, Heat e Lowry e non bastano loro i 27 punti a testa di LeBron James e Butler. Decisive le 26 palle perse da parte dei Lakers, che portano a ben 31 punti per Miami con la gara che si chiude sostanzialmente già nel terzo quarto.

Washington Wizards-Phoenix Suns 127-102

Terza vittoria di fila per i Washington Wizards, che fanno scivolare i Phoenix Suns al 5° posto della graduatoria a Ovest nonostante l’assenza di Bradley Beal. Già al termine del primo quarto i padroni di casa sono in vantaggio di +15, uno score che consentirà loro di gestire il match nei successivi parziali. Nonostante i 22 punti a testa per Kristaps Porzingis e Kyle Kuzma, il trascinatore dei Wizards stavolta è il giapponese Rui Hachimura, che mette a segno 30 punti eguagliando il suo massimo in carriera. Privi di Devin Booker, Cam Johnson, Cam Payne e Landry Shamet, i Suns provano ad aggrapparsi a Deandre Ayton, che chiude a quota 31 punti, ma purtroppo non basta.

Atlanta Hawks-Brooklyn Nets 107-108

Seppur di misura, i Nets ottengono la decima vittoria di fila (la quattordicesima in 15 gare) consolidando la seconda piazza a EST. A trascinare Brooklyn i 28 punti di Irving e i 26 con 16 rimbalzi (massimo stagionale) di Kevin Durant. È la prima volta in questa edizione dell’NBA che una franchigia riesce a mettere insieme 10 vittorie di fila e ai Nets non accadeva dall’edizione 2005-2006. Pesanti per Atlanta le assenze di Young, Capela e Hunter, nonostante i 24 punti (con 9 rimbalzi e 8 assist) di Dejounte Murray e i 21 punti di John Collins.

Golden State Warriors-Utah Jazz 112-107

Nonostante le assenze pesanti di Stephen Curry, Klay Thompson e Andrew Wiggins, Golden State batte i Jazz grazie ai 26 punti di Jordan Poole, ai 19 (5 triple) di Donte DiVincenzo e ai 17 di Ty Jerome dalla panchina. Agli ospiti non sono sufficienti i 29 punti di Markkanen, mentre Simone Fontecchio non è stato purtroppo chiamato in causa, rimanendo in panca per tutta la gara.

Sacramento Kings-Denver Nuggets 127-126

L’ultima gara disputata nella notte vede il successo dei Kings in casa contro i Nuggets, secondi in graduatoria a Ovest. Si ferma così a 5 la striscia positiva di vittorie per Denver, che si fanno rimontare ben 19 punti nel terzo quarto. Miglior realizzatore del match è Monk, che porta a casa un bottino di 33 punti in uscita dalla panchina, con 4 triple su 8 a segno. Sono 31 punti a testa per De’Aaron Fox (13 assist) e per il rientrante Domantas Sabonis (10 rimbalzi e 5 assist). Ai Nuggets non basta Nikola Jokic, che prova a trascinare i suoi mettendo a segno ben 40 punti (suo comunque l’errore da 3 punti sulla sirena), supportato da Bones Hyland (20 punti e 11 assist alla sua prima stagionale nel quintetto) e Michael Porter Jr (19).

NBA: i prossimi match in programma

30.12. 01:00 Charlotte Hornets-Oklahoma City Thunder

30.12. 01:00 Indiana Pacers-Cleveland Cavaliers

30.12. 01:30 Boston Celtics-Los Angeles Clippers

30.12. 01:30 Toronto Raptors-Memphis Grizzlies

30.12. 02:00 San Antonio Spurs-New York Knicks

30.12. 02:30 Dallas Mavericks-Houston Rockets