Prima atleta a conquistare la medaglia d’oro olimpica nella storia del nuoto italiano femminile, Federica Pellegrini spegne oggi 32 candeline. Nata a Mirano in provincia di Venezia il 5 agosto 1988, è considerata una delle più grandi nuotatrici del nostro movimento, con quattro partecipazioni ai Giochi all’attivo e le prossime Olimpiadi di Tokyo, in programma nel 2021, nel mirino. In occasione del suo 32° compleanno, ripercorriamo, quindi, la carriera e i successi di Federica Pellegrini nel nuoto.

Gli esordi nel nuoto di Federica Pellegrini

È la mamma, grande appassionata di nuoto, a spingere una giovanissima Federica a prendere confidenza con questo sport già dall’età di 6 anni. Terminati i corsi di acquaticità, nel 1995 comincia a disputare con successo le prime gare. A 14 anni fa il suo esordio ai campionati italiani assoluti vincendo una medaglia di bronzo, mentre due anni più tardi debutterà in Nazionale maggiore.

Nel 2006 passerà sotto la guida del commissario tecnico Alberto Castagnetti che la seguirà fino al 2009, quando comincerà un susseguirsi di allenatori non privo di momenti di tensione. A livello nazionale, Federica si mette subito in luce come stileliberista, in particolare nei campionati primaverili del 2003 in cui va a medaglia in tutte le distanze affrontate. Le prestazioni entro confine valgono la convocazione in Nazionale come staffettista per i primi Mondiali di nuoto, a cui partecipa Federica Pellegrini, a Barcellona nell’estate del 2003.

I primi successi di Federica Pellegrini agli Europei e ai Mondiali di nuoto

Tra campionati del mondo ed Europei, la campionessa del nuoto italiano ha conquistato ben 49 medaglie. Ad oggi Federica Pellegrini, nei 200 stile libero, detiene il primato mondiale, mentre è primatista europea nei 400. La prima medaglia iridata arriva ai Mondiali di Montreal nel 2005: argento nei 200 stile libero. Agli Europei in vasca corta, disputati a Trieste alla fine di quello stesso anno, aggiungerà anche i primi due ori continentali al suo palmarès, nei 200 e nei 400 stile.

Per le prime medaglie d’oro iridate, invece, bisognerà attendere i campionati mondiali di Roma del 2009. Nelle vasche della capitale Federica completa una straordinaria doppietta salendo sul gradino più alto del podio sia nei 200 che nei 400 stile e stabilendo il nuovo record del mondo in entrambe le specialità. Il 2009, però, è anche l’anno della morte di uno dei mentori di Federica, Alberto Castagnetti, spentosi in ottobre all’età di 66 anni. Nonostante il lutto, la Pellegrini riuscirà a prendersi l’oro nei 200 stile libero agli Europei in vasca corta di Istanbul disputatisi a dicembre. Verrà eletta nuotatrice dell’anno dalla rivista statunitense Swimming World Magazine, diventando la prima atleta italiana ad essere premiata con questo riconoscimento.

Da Morini a Lucas: cambiano gli allenatori ma non i risultati

Dopo la scomparsa di Castagnetti, la Pellegrini si affida per un anno al nuovo coach Stefano Morini, con il quale arrivano altre quattro medaglie europee (due ori e due bronzi) e un bronzo iridato. L’anno successivo, il cambio della guida tecnica affidata al francese Phillipe Lucas comporterà anche una radicale inversione di tendenza negli allenamenti, con due ore di sessione mattutina in più rispetto al passato. I risultati non tardano ad arrivare con due ori mondiali a Shanghai nei 200 e 400 stile libero.

Oltre che per i successi sportivi, nel 2011 la campionessa veneta fa parlare di sé anche per la sua vita privata, che alimenta la produzione dei magazine di gossip. È proprio nel 2011, infatti, che Federica Pellegrini e Filippo Magnini, suo compagno di Nazionale, iniziano una relazione che durerà fino al 2017. Il rapporto con il nuotatore italiano spingerà Federica a stabilirsi a Roma nella casa del compagno e ad affidarsi al suo stesso tecnico, Claudio Rossetto.

Tornerà sotto la guida di Lucas nel 2013 per poi separarsi di nuovo da lui e allenarsi con Matteo Giunta. L’ultimo oro iridato è arrivato ai Mondiali di nuoto andati in scena esattamente un anno fa in Corea del Sud. Federica, in quell’occasione, è arrivata ancora davanti a tutti nei 200 stile libero. A questa medaglia, ha poi aggiunto lo scorso dicembre altri due argenti messi al collo agli Europei in vasca corta di Glasgow, nei 200 stile e nella 4×50 misti.

Da Atene a Rio: le quattro partecipazioni alle Olimpiadi di Federica Pellegrini

L’esordio nella rassegna a cinque cerchi della campionessa italiana del nuoto risale ad Atene 2004 e porta già una medaglia: l’argento nella finale dei 200 stile libero. È una medaglia dal sapore dolceamaro, considerando che l’oro sfuma per appena 19 centesimi di secondo. Ma Federica, ad appena 16 anni, diventa la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale.

E per l’oro, comunque, bisognerà solo attendere i Giochi successivi, a Pechino nel 2008. In Cina, non solo conquista l’oro nei 200 stile liberoprimo oro femminile olimpico nel nuoto – ma ritocca anche il record del mondo in questa specialità. Sarà, invece, sfortunata e orfana di medaglie la campagna di Londra ai Giochi del 2012. Così come quella di Rio nel 2016, dove Federica si presenta come portabandiera della delegazione italiana.

La delusione per i risultati al di sotto delle aspettative fanno pensare ad un ritiro dalle attività agonistiche, ma non sarà così. A quattro anni di distanza da Rio 2016, la campionessa ha ancora voglia di mettersi in gioco. Quella di Tokyo nella prossima estate 2021 potrebbe essere, infatti, per la Pellegrini la quinta partecipazione alle Olimpiadi. Rinviati a causa della pandemia, i Giochi giapponesi potrebbero avere ancora come protagonista un talento che a 32 anni non sembra avere ancora alcuna intenzione di smettere di nuotare. Come sempre, una bracciata dopo l’altra, a caccia di un’altra medaglia da conquistare e un nuovo record da infrangere.